Jag, flickan från Catania (titolo originale: Io, Jean Gabin) di Goliarda Sapienza è la nuova pubblicazione nella collana Cartaditalia dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma!
Io, Jean Gabin, scritto probabilmente tra la fine degli anni ’70 e inizio degli anni ’80, ma pubblicato solo nel 2010, è un libro che fa parte della cosiddetta “autobiografia delle contraddizioni” con cui Sapienza ha messo in scena il suo passato, giocando tra biografia e finzione, e segue alcuni giorni della vita della piccola Goliarda nel suo quartiere di San Berillo, a Catania. Il filo conduttore è l’autoidentificazione con l’attore francese Jean Gabin da parte della protagonista, nella sua volontà di affrontare come una continua avventura la caotica vita della città siciliana.
Perché questo libro?
Abbiamo scelto di pubblicare questo libro perché rincorre quest’anno il centenario della nascita della scrittrice Goliarda Sapienza. Negli ultimi anni c’è stata una riscoperta di questa insolita scrittrice, non solo in Italia ma anche in Francia, negli Stati Uniti e negli altri Paesi Nordici. Con il crescente interesse per il genere dell’autofinzione e il boom che ha visto la letteratura italiana femminile negli ultimi anni grazie all’effetto Ferrante, questo libro ci sembra ancora altamente rilevante, anche a decenni di distanza dalla scrittura. Il volume è stato tradotto da Ida Andersen ed è arricchito di una prefazione di Alberica Bazzoni e una postfazione di Angelo Pellegrino.
La trama
Una ragazzina scorrazza per Catania, cercando di guadagnare i pochi spicci che le servono per rivedere al cinema, ancora una volta, Il porto delle nebbie, l’ultimo film con l’amato Jean Gabin. Il mondo è quello che vediamo attraverso gli occhi della piccola Goliarda: una successione di prove da superare, incontri con personaggi amichevoli o minacciosi, sfide. Sapienza racconta l’infanzia con la serietà dell’epica cavalleresca, creando un’avventura a tinte forti che porta la protagonista ad affrontare il caos del mondo esterno. L’autobiografia e l’autofinzione sono uno dei fili conduttori della letteratura dell’ultimo decennio. Non stupisce quindi che in tempi molto recenti si sia riscoperta la produzione narrativa di Sapienza che ha fatto del racconto di sé il perno attorno a cui ruotano le sue opere, a partire dal romanzo maggiore, L’arte della gioia.
La copertina
La copertina del libro è un disegno originale dell’illustratrice Olimpia Zagnoli. Durante l’autunno inaugureremo una mostra con i suoi disegni al nostro Istituto.
In occasione della pubblicazione organizziamo tre incontri dedicati al libro e alla scrittrice:
Martedì 24 settembre, ore 18, Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma
Mercoledì 25 settembre, ore 8:45, Università di Stoccolma
Giornata di studi su Goliarda Sapienza, intervengono ricercatori italiani e internazionali
Venerdì 27 settembre, ore 15:30, Fiera del Libro di Göteborg
Presentazione del libro con Kristina Kappelin e Ulla Åkerström
Marginalizzata e misconosciuta in vita, oggi Sapienza è considerata una delle voci più incisive, ricche e originali del Novecento italiano.
– Alberica Bazzoni
L’autrice
Goliarda Sapienza (1924-1996) nacque a Catania nel 1924. Figlia della prima dirigente donna della Camera del Lavoro di Torino e di un avvocato socialista, crebbe in un ambiente familiare libero da vincoli sociali e profondamente antifascista. Dopo aver frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, Sapienza lavorò alcuni anni come attrice di cinema e teatro. Nella seconda metà degli anni Sessanta, dopo un lungo periodo di depressione e dopo essersi avvicinata alla psicologia freudiana, iniziò a dedicarsi alla scrittura. Nel 1967 pubblicò il suo primo romanzo, Lettera Aperta, seguito, nel 1969, da Il filo di mezzogiorno. La sua parabola letteraria ebbe un corso molto travagliato e prima della morte, sopraggiunta nel 1996, Sapienza pubblicò solo altre due opere, L’università di Rebibbia (1983) e Le certezze del dubbio (1987). Il suo libro più importante, L’arte della gioia, completato già nel 1976, fu pubblicato postumo nel 1998, a cura del marito Angelo Maria Pellegrino, così come Appuntamento a Positano (2015) e Io, Jean Gabin, scritto probabilmente fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, ma pubblicato soltanto nel 2010.
La traduttrice
Ida Andersen si è laureata in Letteratura italiana con una tesi su Giuseppe Ungaretti, e successivamente ha conseguito la laurea in Scrittura. Traduce romani, poesia, letteratura per l’infanzia e saggi e scrive libri di narrativa e saggistica. Scrive anche di letteratura italiana su dixikon.se. Precedentemente per Cartaditalia ha tradotto Passi affrettati di Dacia Maraini (2020) e l’antologia di poesia Dieci indomite fiamme (2021), insieme a John Swedenmark.
L’illustratrice
Olimpia Zagnoli (Montecchio Emilia, 1984) è un’illustratrice e artista multidisciplinare; i suoi lavori sono comparsi in tutto il mondo in diversi formati stampati, come anche in gallerie e in libri per bambini, in campagne di brand e fermate della metropolitana. Le sue illustrazioni sono state pubblicate, tra gli altri, sul New York Times, il New Yorker, Vogue Italia, e su copertine di libri editi da Penguin, Taschen e Feltrinelli. I suoi clienti commerciali includono Elizabeth Arden, Barilla e Apple. Ha disegnato delle edizioni limitate e accessori per brand tra cui Dior, Prada e Fendi. È la co-fondatrice di Clodomiro, linea di design di gestione famigliare. I suoi ultimi libri pubblicati includono “Caleidoscopica”, una retrospettiva che segna il primo decennio della sua carriera e “L’Omino di Niente”, un libro illustrato per bambini scritto da Gianni Rodari. Oltre ai suoi lavori da illustratrice, Olimpia ha portato avanti molteplici sperimentazioni con sculture cinetiche, neon design, video musicali e ceramiche. I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo presso gallerie a Milano, Los Angeles e Düsseldorf, in istituzioni quali i Chiostri di San Pietro (Reggio Emilia) e il Sejong Center (Seoul). Vive a Milano in un appartamento con un bagno d’argento.
La casa editrice
Cartaditalia è la casa editrice dell’Istituto Italiano di Cultura con sede a Stoccolma. È stata fondata nel 2010 dall’allora direttore Paolo Grossi e ha come obbiettivo promuovere la letteratura italiana in Svezia, rendendola accessibile al pubblico svedese. Jag, flickan från Catania è il quattordicesimo libro della collana principale della casa editrice, dedicata alla letteratura novecentesca.
Il volume è in vendita su Bokus, Adlibris e presso il nostro Istituto (Gärdesgatan 14, Stoccolma).