Eugenio De Signoribus e le sue poesie sono i protagonisti della sesta pubblicazione di Cartaditalia.
Descrizione
Eugenio De Signoribus è considerato uno dei maggiori poeti italiani della sua generazione. La raccolta Ronda dei conversi, e in particolare il sottotitolo 1999-2004, suggeriscono il contributo dello scrittore a dare forma, con la sua produzione poetica, al nuovo millennio. Una produzione che si caratterizza per l’eliminazione di tutto ciò che è temporaneo e superfluo per fare emergere ciò che invece è perpetuo e necessario, e che i lettori e le lettrici svedesi più attenti assoceranno senza dubbio a quella di Gunnar Ekelöf (citiamo, per esempio, Färjesång e En natt vid horisonten). Ronda si riferisce al cerchio che i bambini formano quando giocano, mentre le loro grida risuonano attraverso l’intera opera. Anche se, nel caso di questa raccolta, a essere coinvolta è l’umanità nel suo complesso, una comunità in viaggio verso un obiettivo spirituale. L’espressione i conversi abbraccia l’accettazione e allo stesso tempo la rinuncia. Il poeta parla di una paradossale negazione del corpo, dell’identità e persino del linguaggio stesso. Collegandosi a Dante – suo principale maestro, accanto a Mallarmé e Paul Celan – De Signoribus dà alla sua ronda la struttura di un viaggio, che passando attraverso sette stazioni, dalle visioni dell’inferno e alla purificazione del purgatorio, conduce verso una sempre maggiore chiarezza. I temi dominanti in questo dramma del pellegrinaggio sono l’assenza di un posto da chiamare casa e la separazione. Un capitolo riepiloga la vita del poeta, ripercorrendone l’infanzia e spingendosi oltre, verso una condizione “prima dell’alfabeto”, prima della scrittura e persino prima del tempo. Da un lato, c’è una riduzione all’elemento nudo, dall’altro un’audace sensibilizzazione dei concetti stessi.
L’autore
Eugenio De Signoribus (1947), marchigiano, studia letteratura all’Università di Urbino, e si dedica successivamente all’insegnamento. Nel 1989 viene pubblicata la sua opera di debutto, Case perdute (1976-1985), premiata con il Premio Eugenio Montale. Due anni dopo, il libro Altre educazioni (1980-1989) esce per l’editore Crocetti (Milano). Nel 1996 la casa editrice Marsilio di Venezia dà alle stampe Istmi e chiuse (1989-1995), che attira grande attenzione e portando alla stipulazione di un contratto con Garzanti, casa editrice delle sue opere successive. Nel 2000, Principio del giorno (1990-1999) ottiene il Premio Lerici-Pea; nel 2005, Ronda dei conversi (1999-2004) i premi Dino Campana e Carducci; nel 2008, la raccolta Poesie 1976-2007 il Premio Viareggio; nel 2011, Trinità dell’esodo il Premio Giuseppe Dessí. Diverse traduzioni delle sue opere sono state pubblicate in riviste e antologie.
La copertina
Il volume è in vendita su Adlibris, Bokus e presso il nostro Istituto (Gärdesgatan 14, Stoccolma).