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Michele Mari, “Euridice aveva un cane”

Euridice aveva un cane di Michele Mari è la nuova pubblicazione nella collana Cartaditalia dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma!


Euridice aveva un cane
, pubblicato nel 1993 per Bompiani e riproposto da Einaudi prima nel 2004 e poi nel 2016, è una raccolta di straordinari racconti, visionari e malinconici, ambientati di solito in luoghi sereni – una località di villeggiatura, un collegio, una scuola – ma carichi di segnali inquietanti.

Perché questo libro?
Abbiamo scelto di pubblicare questo libro per la sua originalità stilistica e tematica e per la sua capacità di muoversi tra diversi generi e registri linguistici, spaziando da riflessioni sull’infanzia a parodie di epopee medievali. Mari sperimenta con la lingua e mescola neologismi con espressioni arcaiche, giochi linguistici con figure retoriche inusuali. Il risultato è una lingua ora magmatica e ardita, ora di limpidezza tagliente e illuminista. Il tutto, elegantemente tradotto da Johanna Hedenberg, una delle principali traduttrici della letteratura italiana in svedese.

Mari ha forse scritto il testo più straziante e profondo degli ultimi anni.
– Franco Cordelli, «Corriere della Sera»
Il linguaggio arcaizzante che Mari adopera in Euridice aveva un cane riesce a essere straordinariamente nuovo e attuale, a cavallo tra lo stile delle Operette morali di Leopardi e i giochi linguistici di Tommaso Landolfi.
– Gesualdo Bufalino, «L’Europeo»

La trama
I palloni del signor Kurz, Tutto il dolore del mondo, In virtú della mostruosa intensità, Euridice aveva un cane, Il volto delle cose sono alcuni degli straordinari racconti visionari e malinconici che compongono questo volume. Sullo sfondo di luoghi rassicuranti – una località di villeggiatura, un collegio, una scuola – ma carichi di segnali inquietanti, Mari mette in scena storie di vita quotidiana, in cui paura e umorismo, invenzioni irresistibili e finali imprevisti, attendono il lettore e la lettrice che ritroveranno in ogni pagina i terrori e i turbamenti di ogni infanzia e adolescenza.

La copertina
Al nostro pubblico più attento non sarà di certo sfuggito che abbiamo scelto di rinnovare la forma grafica della collana. La copertina di Euridice aveva un cane consiste, infatti, in un disegno originale dell’illustratore Guido Scarabottolo.

Per molti anni ho disegnato copertine di libri, centinaia di copertine e, come mi succede ancora oggi, ogni volta ho l’impressione di fare qualcosa di illegale. Se non si tratta di un libro, come ad esempio Pinocchio, che ha avuto decine e decine di interpretazioni visive, per cui aggiungerne una è non solo accettabile ma addirittura quasi necessario, fare un disegno per la copertina mi imbarazza ancora. Il fatto è che un disegno posto sulla copertina in qualche misura indirizza la lettura, si frappone tra il testo e il lettore, e questo, forse, non dovrebbe accadere. Così cerco di essere il più vago e reticente possibile. Specialmente con gli scrittori che mi piacciono.
– Guido Scarabottolo

L’autore
Michele Mari (Milano, 1955) è romanziere, poeta, saggista e traduttore. Sin dall’esordio nella narrativa con Di bestia in bestia (1989), lo stile di Mari si distingue per la raffinatezza della ricerca linguistica, il gusto per il pastiche letterario e la contaminazione fra generi diversi, spaziando dal romanzo gotico all’autobiografia. Oltre all’attività di romanziere, con quattordici titoli pubblicati, fra cui Tutto il ferro della Torre Eiffel (2002), Verderame (2007), Roderick Duddle (2014), Mari è anche autore di due raccolte di poesie e di numerose traduzioni di classici della letteratura inglese, fra cui opere di Robert Louis Stevenson, Jack London e George Orwell. È stato professore di letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Milano fino al 2020, occupandosi prevalentemente della letteratura del Settecento.

La traduttrice
Johanna Hedenberg traduce dall’italiano, dal francese e dall’olandese. Dopo aver lavorato per un periodo presso diverse istituzioni UE, da diversi anni si è affermata come una delle principali traduttrici della letteratura italiana, occupandosi, tra l’altro, di Silvia Avallone, Elena Ferrante, Italo Calvino e Natalia Ginzburg.

L’illustatore
Guido Scarabottolo (Sesto San Giovanni, 1947), laureato in architettura presso il Politecnico di Milano, nel 1973 è entrato a far parte dello studio Arcoquattro che si occupa di architettura e comunicazione visiva in ambito editoriale e pubblicitario. Grafico e illustratore ha lavorato per tutti gli editori italiani, la RAI, le principali agenzie di pubblicità e le maggiori aziende nazionali; ha collaborazioni in Giappone e negli Stati Uniti. Sue illustrazioni sono apparse in numerose mostre, in Italia e all’estero. Vive e lavora a Milano.

 


Il volume è in vendita su Bokus, Adlibris, Amazon e presso il nostro Istituto (Gärdesgatan 14, Stoccolma).

Approfondimenti
  • Libro di Michele Mari
    Traduzione di Johanna Hedenberg
    Revisione di Ida Andersen
    Copertina originale di Guido Scarabottolo

    ISBN: 9789152706237
    LINGUA: svedese
    DATA DI PUBBLICAZIONE: 2023-09-21
    NUMERO DI COLLANA: 13
    PAGINE: 139

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