In occasione del centenario della nascita di Elsa Morante, l’Istituto Italiano di Cultura pubblica la traduzione svedese de Lo scialle andaluso.
Il 4 settembre 2012 sono stati presentati, presso la sede dell’Istituto e in collaborazione con Norstedts, la raccolta di novelle Den andalusiska sjalen, nono volume nella serie Cartaditalia, e la nuova edizione del romanzo La storia. Il primo, tradotto da Camilla Storskog e con una prefazione di Massimo Onofri, il secondo tradotto da Anne Marie Hansen e Ingalisa Munck. Hanno partecipato all’evento il professore Massimo Onofri (Università di Sassari), la professoressa Luminitza Beiu-Paladi (Università di Stoccolma) e l’attrice Daniela Svensson.
Descrizione
Dei moltissimi racconti scritti nella sua vita, Elsa Morante presenta qui una scelta disposta in ordine cronologico. Nei dodici racconti di questa inquieta vicenda predestinata, si potrà seguire, meglio ancora che nei romanzi, il tema drammatico e affascinante che sempre ha accompagnato la scrittrice e che prende forma soprattutto nel breve romanzo finale che dà il titolo alla raccolta: il rapporto viscerale madre e figlio. Menzogna e sortilegio s’incammina verso la necropoli del proprio mito familiare: pari a un archeologo che parte verso una città leggendaria. Christian, fratello minore di Thomas, muore in sanatorio; la sorella Tony passa da un matrimonio all’altro, l’ultimo erede Hanno muore infine di tifo.
I racconti
- Il ladro dei lumi (1935)
- L’uomo dagli occhiali (1936)
- La nonna (1937)
- Via dell’Angelo (1937)
- Il gioco segreto (1937)
- Il compagno (1938)
- Andurro e Esposito (1940)
- Il cugino Venanzio (1940)
- Un uomo senza carattere (1941)
- Il soldato siciliano (1945)
- Donna Amalia (1950)
- Lo scialle andaluso (1951)
La scrittrice
Elsa Morante (1912-85) è stata una scrittrice, saggista, poetessa e traduttrice. Morante inizia giovanissima a scrivere filastrocche, favole per bambini, poesie e racconti brevi, che verranno poi raccolti e pubblicati da Einaudi nel volume illustrato del 1942 Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina. L’anno precedente usciva Il gioco segreto, libro che raccoglie venti racconti composti nei cinque anni precedenti per varie riviste letterarie tra cui Meridiano di Roma, Oggi e Panorama. L’opera che la impone all’attenzione della critica è Menzogna e sortilegio (1948), la cui vicenda di solitudine precisa la vocazione favolosa e magica della scrittrice nei suoi termini di angosciosa separazione dalla realtà. Il tema della solitudine ritorna nel romanzo L’isola di Arturo (1957), storia di un ragazzo che vive come segregato nel paesaggio immobile dell’isola di Procida. Dopo la raccolta di versi Alibi (1958) e i racconti dello Scialle andaluso, il libro che segna una svolta nella poetica della scrittrice è Il mondo salvato dai ragazzini (1968). Ma lo scritto più discusso di Morante rimane La storia (1974) che racconta l’odissea bellica dell’Italia e del mondo (1941-47) riflessa nell’umile microcosmo di una famiglia romana.
La copertina
Il libro è in vendita su Adlibris e presso il nostro Istituto (Gärdesgatan 14, Stockholm).