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Giornata di studi su Goliarda Sapienza

goliarda
L’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma organizza, insieme all’Università di Stoccolma, una giornata di studi su Goliarda Sapienza che si tiene presso la biblioteca NILAS nell’edificio B dell’Università di Stoccolma, mercoledì 25 settembre. Negli interventi verranno analizzati diversi aspetti del personaggio di Sapienza e della sua peculiare produzione letteraria.

 

Il convegno è organizzato in occasione del centenario della nascita della scrittrice siciliana, e dell’uscita della traduzione svedese del suo libro Io, Jean Gabin, pubblicata dalla casa editrice del nostro Istituto (per leggere di più sul libro, clicca qui). Il libro, tradotto in svedese da Ida Andersen con il titolo Jag, flickan från Catania, verrà inoltre presentato il giorno prima, martedì 24 settembre, al nostro Istituto, e allo stand di EUNIC alla Fiera del libro a Göteborg venerdì 27 settembre.

 

Programma della giornata

08.45 – 09.15 Saluti ufficiali di Stefan Helgesson (Preside della Facoltà), Francesco Di Lella (Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma) e Thaïs Machado-Borges (Direttrice Istituto Nordico di Studi Latinoamericani)

09.15 – 09.30 Nota introduttiva di Alberica Bazzoni (Università Stranieri di Siena)

09.30 – 10.30 Keynote lecture di Maria Rizzarelli (Università di Catania) «Davanti allo specchio della memoria». Modelli di spettatorialità nell’opera di Goliarda Sapienza (Chair: Cecilia Schwartz)

10.30 – 10.50 Pausa

10.50 – 11.20 Gloria Scarfone (Università di Pisa): Una donna del Novecento: il romanzo femminista di una non femminista (Chair: Bengt Novén)

11.20 – 11.50 Marco Gargiulo (Università di Bergen): L’arte della gioia: lingue e forme della costruzione della realtà (Chair: Michele Colombo)

11.50 – 12.20 Serena Todesco (Università della Calabria) A giocare con la terra e con il corpo: la sicilianità di Goliarda Sapienza (Chair: Marta Garbelli)

 

Goliarda Sapienza nacque a Catania nel 1924. Figlia della prima dirigente donna della Camera del Lavoro di Torino e di un avvocato socialista, crebbe in un ambiente familiare libero da vincoli sociali e profondamente antifascista. Dopo aver frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, Sapienza lavorò alcuni anni come attrice di cinema e teatro. Nella seconda metà degli anni Sessanta, dopo un lungo periodo di depressione e dopo essersi avvicinata alla psicologia freudiana, iniziò a dedicarsi alla scrittura. Nel 1967 pubblicò il suo primo romanzo, Lettera Aperta, seguito, nel 1969, da Il filo di mezzogiorno. La sua parabola letteraria ebbe un corso molto travagliato e prima della morte, sopraggiunta nel 1996, Sapienza pubblicò solo altre due opere, L’università di Rebibbia (1983) e Le certezze del dubbio (1987). Il suo libro più importante, L’arte della gioia, completato già nel 1976, fu pubblicato postumo nel 1998, a cura del marito Angelo Maria Pellegrino, così come Appuntamento a Positano (2015) e Io, Jean Gabin, scritto probabilmente fra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, ma pubblicato soltanto nel 2010.

  • Organizzato da: Stockholms Universitet, Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma