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Pier Paolo Pasolini, “Pilade”

Pilade di Pier Paolo Pasolini, secondo libro dello scrittore pubblicato in svedese dall’Istituto Italiano di Cultura, è il decimo volume della collana Cartaditalia!

 

Pilade è una delle sei tragedie scritte da Pasolini. L’opera teatrale fu concepita dallo scrittore nel 1966 e pubblicata l’anno successivo sulla rivista letteraria romana Nuovi Argomenti dopo aver completato la traduzione dell’Orestea di Eschilo, di cui Pilade rappresenta un sequel ideologico. Fu messa in scena per la prima volta nel 1969, al Teatro antico di Taormina.

La trama
Oreste torna trionfalmente nella città di Argo, dove istituisce il culto di Atena come ringraziamento per l’aiuto ricevuto durante il processo che lo vedeva imputato per l’omicidio di Egisto e Clitennestra, a loro volta assassini del padre. Tramite politiche eccessivamente votate al progresso e al futuro e non condivise dalla sorella Elettra e dall’amico Pilade, il protagonista trasforma l’economia di Argo in un’economia capitalista. Pilade non ritiene saggia la decisione di Oreste di ignorare il passato e i suoi preziosi insegnamenti. Errori commessi in precedenza non tardano a riproporsi consentendo a Pilade di smascherare il progetto dell’amico: gli acclamati cambiamenti introdotti in città non sono che misure superficiali che non alterano in alcun modo l’ordine precostituito. Accecato dal potere, il protagonista vede la critica di Pilade come un attacco alla sua autorità e al vecchio amico non resta che l’esilio. Pilade lascia quindi Argo e si incammina alla ricerca della sua rivoluzione irrealizzabile.

L’autore
Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna nel 1922. Fin da giovane dimostra il suo interesse per la cultura popolare e i dialetti italiani, che culmina con la fondazione dell’Academiuta de lenga friulana. Nel 1945, anno in cui viene ucciso il fratello Guido, si laurea in lettere a Bologna. Nel 1954 pubblica una raccolta di poesie in friulano, La meglio gioventù, che gli vale il premio “Giosuè Carducci”. Nello stesso anno collabora alla sceneggiatura del film La donna del fiume, avvicinandosi così al cinema. L’anno successivo esce Ragazzi di vita, romanzo sulla vita dei ragazzi delle borgate romane, dove nel frattempo si è trasferito con la madre. Il libro ottiene un grande successo di pubblico, ma viene anche accusato di oscenità, per aver trattato la prostituzione maschile. Pasolini subisce persino un processo, da cui verrà tuttavia assolto. Negli anni ’60 fa il suo esordio alla regia con il film Accattone (1961), per poi proseguire con Mamma Roma (1962), Il vangelo secondo Matteo (1964), Uccellacci e uccellini (1965), Edipo re (1967), Teorema (1968) e Medea (1969). Nei primi anni ‘70 Pasolini si dedica al progetto cinematografico, chiamato “trittico della vita”, che comprende tre film: Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972), Il fiore delle Mille e una notte (1974). Nel 1975 realizza il suo ultimo e più discusso film, Salò o le 120 giornate di Sodoma, prima di essere assassinato in circostanze non ancora del tutto chiarite a Ostia, vicino Roma.

La copertina

 


Il volume è in vendita su Adlibris e presso il nostro Istituto (Gärdesgatan 14, Stockholm).

Approfondimenti
  • Libro di Pier Paolo Pasolini
    Prefazione e traduzione di Carl Henrik Svenstedt

    EDIZIONE: 1
    ISBN: 9789198030907

    LINGUA: svedese
    DATA DI PUBBLICAZIONE: 2012-10-01
    NUMERO DI COLLANA: 10
    PAGINE: 149