L’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma collabora con Elektronmusikstudion (EMS) per la realizzazione di tre residenze di musica elettronica. Gli artisti selezionati avranno la possibilità di sviluppare la loro pratica grazie agli attrezzi altamente specializzati dello studio e inseriti nel vivace contesto della scena musicale svedese. I tre vincitori sono: Giuli Dal Lago (28 maggio – 2 giugno), Cristiana Palandri (23-29 giugno) e Lia Mazzari (17 novembre – 7 dicembre).
Elektronmusikstudion è stato fondato nel 1964 con lo scopo di promuovere lo sviluppo artistico della musica elettroacustica e creare possibilità di collaborazioni e apprendimento. Lo studio permette a musicisti di tutto il mondo di esplorare la loro creatività grazie all’attrezzatura musicale all’avanguardia. L’EMS è oggi un punto di riferimento internazionale per compositori e artisti che lavorano con il suono.
Giuli Dal Lago (they/them) è sound artist e performer con base a Londra e lavora all’intersezione tra suono e performance art. Attraverso un approccio sperimentale al suono, Giuli riafferma il corpo come luogo di lotta politica – uno spazio per affermare l’identità di genere e per promuovere i diritti e la liberazione delle persone queer. Attraverso la propria arte, l’artista promuove l’emancipazione e sfida le norme sociali in materia di identità, fondendo narrazioni personali e politiche.
Ispirandosi alla scena queer del mondo del clubbing, Giuli considera il corpo come un luogo dinamico di attivazione sonora e di esperienza collettiva.
Cristiana Palandri è una compositrice e artista visiva, attualmente impegnata in un dottorato di ricerca in Music Technology and Innovation presso l’Università di De Montfort a Leicester (Regno Unito). Ha studiato e condotto ricerche in Inghilterra, Germania, Romania e Stati Uniti e ha composto musica per film e installazioni, anche con lo pseudonimo di YokoKono. Dal 2007 ha esposto, installato ed esibito le sue opere in musei, gallerie e istituzioni di tutto il mondo.
Nel 2020 è stata selezionata dalla Sound and Music Computing Conference con un brano acusmatico e nello stesso anno ha vinto il Premio Netzspinnerei per Giovani Compositori Svizzeri. Nel 2021 ha collaborato con l’Orchestra della Svizzera Italiana al progetto Sulle Tracce di Tchaikovsky e il suo Nebulae è stato eseguito al LAC di Lugano. Fa parte dell’ensemble Spheres con il quale ha eseguito il suo A Letter to Johanna, dedicato alla compositrice Johanna Beyer, al LAC di Lugano.
Nel 2023 ha eseguito la sua opera, Il sogno di Kubik, al DamsLab dell’Università di Bologna e nel 2024 presso il New York City Electroacoustic Music Festival. Nel 2015 ha pubblicato l’EP Sub Umbra (SØVN Records) e la sua musica è stata inserita nelle antologie di Hylé Tapes e SØVN Records.
Lia Mazzari è una sound artist e ricercatrice. Nella sua attività coinvolge il pubblico attraverso incontri con l’arte in spazi non convenzionali attraverso performance, composizioni e installazioni. Gli eventi registrati e dal vivo esplorano il suo rapporto con il suono e l’ascolto attraverso la ripresa sul campo, il violoncello, le voci e lo schiocco di fruste. Più di recente il suo lavoro impiega pratiche di trasmissione audio ambientale in diretta con strumenti unici e modelli alternativi di ascolto, in risposta ad ambienti sovraumani e in composizione con essi.
Vincitrice di un Oram Award nel 2022, Lia è stata la fondatrice e produttrice di Silver Road, un silo d’acqua prosciugato e diventato spazio temporaneo per pratiche artistiche basate sul tempo, nel sud-est di Londra. Ha sviluppato opere per Tate Modern/Britain, Biennale Gherdeina (IT), V&A Dundee, Zone2Source (NL), South London Gallery, Sunaparanta Goa Centre for the Arts (IN), Oscillation Festival (BE), British School of Rome (IT). Attualmente è dottoranda in Geografia presso il Centre for GeoHumanities (Royal Holloway, Università di Londra).