Dal 9 all’11 aprile, in collaborazione con l’Università di Örebro, ospitiamo il simposio “Neue Sachlichkeit: North and South”. La conferenza, che vedrà interventi di musicologi internazionali, è gratuita e aperta al pubblico, anche non specialista.
Il simposio vuole indagare l’influenza del movimento Nuova Oggettività nella musica europea durante gli anni tra le grandi guerre. Per molto tempo i musicologi hanno di fatto considerato il movimento come un fenomeno principalmente tedesco. Tuttavia, nel campo della musica – qui intesa in senso ampio comprendendo composizione, esecuzione e ascolto – la Neue Sachlichkeit ha avuto un notevole impatto in tutta Europa. Il rifiuto dell’estetica espressionista, la fascinazione per la musica meccanica e i mezzi di riproduzione quali il grammofono e la radio, così come la richiesta di un’interpretazione oggettiva (e non personale) nell’esecuzione musicale, erano questioni diffuse in molti paesi, sebbene talvolta sotto diversi ombrelli teorici e terminologici.
L’obiettivo della conferenza è indagare se la mutata percezione della musica debba essere inquadrata come più o meno casuale, all’interno di un periodo ricco di sperimentazioni e caratterizzato da un complesso scenario ideologico, o se la Neue Sachlichkeit sia invece una delle manifestazioni più importanti di un fenomeno culturale d’insieme.
Segnaliamo in particolare che il secondo giorno della conferenza, mercoledì 10 aprile alle ore 18, è previsto un concerto con la pianista Anna D’Errico. Maggiori informazioni si trovano sulla pagina dedicata sul nostro sito.
È possibile scaricare il programma completo della conferenza cliccando qui.
Per maggiori informazioni si prega di contattare Benedetta Zucconi: benedetta.zucconi@oru.se.
Ulrik Volgsten è professore di musicologia presso la Scuola di Musica, Teatro e Arte all’Università di Örebro. La sua ricerca si concentra sulla comunicazione musicale in media diversi. Oltre alla storia del pensiero della musica occidentale (compositori, opere, pubblico) e l’estetica musicale, un aspetto importate della sua ricerca è il ruolo dell’affetto vitale per l’esperienza musicale. La sua ricerca più recente si è focalizzata sul ruolo del medium musicale durante il primo dopoguerra, soprattutto le conseguenze dell’ascolto solitario.
Benedetta Zucconi è professoressa assistente all’Università di Cagliari e ricercatrice all’Università di Örebro. È precedentemente stata assistente di ricerca presso l’Università di Bonn (2018-23). Ha studiato musicologia a Cremona e a Bern, dove ha fatto il dottorato nel 2016, ed è stata ricercatrice in visita al the Leibniz-Institut für Europäische Geschichte Mainz, alla Paul Sacher Stiftung Basel, all’Istituto Svizzero di Roma. La sua ricerca si focalizza sulla storia della tecnologia del suono e sulla media musicale, sulla storia culturale della musica, sul teatro musicale e sulla musica italiana avant-garde.