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Viaggio nel cinema italiano – “L’onorevole Angelina”

L’onorevole Angelina

Giovedì 25 gennaio alle ore 17 inauguriamo il ciclo cinematografico “I film del Mereghetti – Viaggio nel cinema italiano” con la proiezione de L’onorevole Angelina (1947, Luigi Zampa). Nei primi sei mesi del 2024, abbiamo deciso di portarvi alla scoperta della storia del cinema italiano attraverso la selezione di sette film, uno per decennio, dagli anni Quaranta agli anni Duemila. La curatela del ciclo è di Paolo Mereghetti, il principale critico cinematografico italiano e autore dello storico dizionario dei film pubblicato a partire dal 1993. Mereghetti sarà presente durante la proiezione de L’onorevole Angelina per presentare il film e l’intera selezione.

Segue rinfresco!

 

Per scoprire tutti i film del ciclo, clicca qui.

L’onorevole Angelina (Italia 1947, b/n, 90’) Luigi Zampa. Con Anna Magnani, Nando Bruno, Ave Ninchi, Ernesto Almirante, Agnese Dubbini, Armando Migliari, Franco Zeffirelli, Maria Donati, Maria Grazia Francia, Olga Solbelli, Marco Tulli, Ughetto Bertucci.

Il primo vero film neorealista di Zampa, che parte da un fatto di cronaca e scrive la sceneggiatura con Piero Tellini, Suso Cecchi d’Amico e la stessa Magnani (in uno dei suoi rari credits come autrice). La denuncia delle ingiustizie e delle loro responsabilità (le misere case delle borgate sono colpite da alluvioni perché costruite durante il Fascismo su terreno non edificabile) trae forza dallo humour, dal ritmo narrativo e da un’elaborazione formale che tiene conto dei classici sovietici che Zampa aveva studiato al Centro Sperimentale.

La Magnani, grande mattatrice, è sempre circondata da un coro (guidato da Ave Ninchi) che ne amplifica il dinamismo e il film è anche un grande inno alla collettività e alle risorse positive di un popolo che affrontava le magagne del dopoguerra. Il quadro politico è sorprendentemente poco conciliante, malgrado una sottotrama rosa (Filippo [interpretato dal futuro regista Franco Zeffirelli], l’onesto figlio del palazzinaro, corteggia Annetta [Maria Grazia Francia], la figlia di Angelina) e un finale tradizionalmente interpretato come un rientro all’ordine.

Poco apprezzato dalla critica sussiegosa dell’epoca, ebbe un buon successo di pubblico e rimane comunque uno dei classici di una stagione memorabile del cinema italiano. Fotografia di Mario Craveri e montaggio di Eraldo Da Roma. La Magnani vinse la Coppa Volpi a Venezia e il Nastro d’Argento. In alcune scene il futuro regista Zeffirelli è visibilmente controfigurato perché era andato a lavorare a teatro con Luchino Visconti.

N.B. Il film sarà proiettato in italiano con sottotitoli in inglese

Paolo Mereghetti (Milano 1949) è giornalista professionista e ha lavorato all’Europeo, a Repubblica, a King e al Corriere della Sera, dove ricopre il ruolo di critico cinematografico. Ha scritto per Ombre rosse, Positif, Linea d’ombra, Reset, Ciak e Lo straniero. Ha lavorato alle Mostre del cinema dirette da Lizzani, Rondi e Barbera. È l’autore del Dizionario dei film che porta il suo nome – il Mereghetti – arrivato alla decima edizione. Ha ricevuto i premi Flaiano e De Sica per la critica cinematografica.

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