Quest’anno, durante le prime settimane di agosto, Drottningholms Slottsteater propone la messa in scena dell’opera “Armide” di Jean-Baptiste Lully, una tragedia in musica su libretto di Philippe Quinault, basato sulla “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso.
Per l’occasione, il nostro Istituto organizza due conferenze con lo scopo di evidenziare il rapporto tra “Armide” e aspetti diversi della cultura italiana.
Entrambe le conferenze si terranno nell’Auditorium Nervi del nostro Istituto. La prima avrà luogo lunedì 12 agosto alle 18; si intitola “Tasso’s Armida and its Musical Reception in the 17th Century” e sarà tenuta da Andrés Locatelli. La seconda è prevista per mercoledì 14 agosto alle 18: sarà invece Francesco Corti a parlarci de “L’art de bien chanter. Jean-Baptiste Lully and the art of singing in 17th-century Italy and France.”
Le conferenze, tenute in inglese, sono gratuite e aperte al pubblico, anche non specialista.
Tasso’s “Armida” and its Musical Reception in the 17th Century
In questa masterclass Andrés Locatelli, parlerà del ruolo di Tasso e della sua “Gerusalemme liberata” nella produzione operistica tardo-barocca, ovvero non solo in “Armide”, ma anche in tanti altri libretti dell’epoca.
Andrés Locatelli è un musicista e musicologo italo-argentino residente in Svizzera. Suona il flauto dolce e ha collaborato con alcuni delle orchestre ed ensemble della musica antica più rinomate in Europa: Il Pomo d’oro (F. Corti), Les Musiciens du Louvre (M. Minkowski), Holland Baroque (J. Steenbrink), e altri.
Come musicologo gli interessi di Locatelli si estendono dal Tardo Medioevo al Barocco, con una forte attenzione al dialogo tra discipline diverse (filologia, la relazione tra poesia e musica, performance storiche, storiografia musicale, ricerca archiviale, pratici performativi). Ha partecipato a conference di musica antica in Europa e negli Stati Uniti e sarà Artist in Residence all’Università di New York nel 2025.
Come direttore d’orchestra e direttore musicale, Locatelli è particolarmente interessato della musica polifonica sacra e profana del Rinascimento e del Barocco, le opere del XVII secolo e progetti interdisciplinari esperimentali sulla musica antica. Nel 2016 ha condotto la prima europea dell’opera “Veremonda” di Francesco Cavalli con il Concerto Köln (Schwetzinger Festspiele/Staatstheater Mainz). Dal 2019 collabora con il giovane drammaturgo Jeffrey Döring (Leipzig) su creazioni musicali e teatrali come “Wankelmut der Herzen” (Stuttgart, Landesmuseum, 2019), e l’opera-film “Tränen der Daphne” (Stuttgart, 2021). Recentemente ha diretto “The Language of Pain” (Basel, 2023). Nel 2018, ha fondato l’ensemble Theatro dei Cervelli, dedicato alla riscoperta di repertori italiani del XVII secolo. Il primo disco dell’ensemble (Ramée, 2024) è stato molto acclamato dalla critica internazionale e ha avuto cinque stelle dalle riviste Diapason e Rivista Musica. L’ensemble collabora in due progetti di ricerca e performance con il prof. Eugenio Refini (NYU) e il prof. Anthony Cummings (Lafayette College, Pennsylvania).
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