Giovedì 15 maggio alle ore 18 inauguriamo Cameraitalia, nuovo progetto di fotografia ideato dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e risultato vincitore dell’avviso pubblico per la promozione della fotografia italiana all’estero del Ministero della Cultura.
Durante la sera inauguriamo le due mostre che compongono il progetto. Al piano terra, in auditorium e in atrio presentiamo Hypersea di Claudia Amatruda, vincitrice della residenza Nuove Traiettorie 2024/25. Nella sala mostre, sarà possibile visitare Paths to the future – La collezione di Giovane fotografia Italiana con scatti di Marina Caneve, Iacopo Pasqui, Vaste Programme, Giulia Parlato, Giulia Mangione e Benedetta Casagrande, i sei vincitori del Giovane Fotografia Italiana – Premio Luigi Ghirri. Le mostre sono visitabili all’Istituto dal 15 maggio al 19 settembre 2025.
Nel corso della serata, Amatruda dialogherà sul suo lavoro e la sua ricerca artistica con Caroline Elgh.
Cameraitalia è a cura di Ilaria Campioli; il design degli allestimenti è di Francesca Monti.
Hypersea
Claudia Amatruda
La mostra è il risultato del lavoro svolto durante la residenza Nuove Traiettorie 2024/2025 presso il nostro Istituto. Ispirato dall’acqua e dai musei della città, il progetto espositivo abiterà lo spazio dell’Istituto, dialogando con l’architettura e il mobilio di Gio Ponti.
Amatruda descrive così il progetto:
“Durante la residenza artistica all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, è stata l’acqua a guidare la mia ricerca sul rapporto tra corpo, natura e tecnologia. Lo studio dei mammiferi marini mi ha permesso di indagare le connessioni tra umano e animale, trasformando il mio corpo – che attraverso le fotografie e i video, non è più solo il mio – in un territorio di ricerca condiviso, diventando specchio di un’esperienza collettiva, un luogo di resistenza e di continua ridefinizione. Da questa immersione è nata anche una scultura che dà forma ad un essere mutante e un’installazione cinetica in cui metterò alla prova la resistenza dell’acqua in perpetuo movimento, entrambe visibili nel percorso di mostra guidato da un archivio fotografico e testuale.”
Paths to the future – La collezione di Giovane fotografia Italiana
Marina Caneve, Iacopo Pasqui, Vaste Programme, Giulia Parlato, Giulia Mangione e Benedetta Casagrande
La mostra presenta una selezione di opere provenienti dai progetti che si sono aggiudicati dal 2018, anno della sua istituzione, il Premio Giovane Fotografia Italiana | Luigi Ghirri curato da Daniele De Luigi e Ilaria Campioli. Nei sei progetti presentati in mostra da Marina Caneve (Are They Rocks or Clouds?, 2018-2019), Iacopo Pasqui, (N, 2018-2021), Vaste Programme (The Long Way Home of Ivan Putnik, Truck Driver, 2019-2020), Giulia Parlato (Diachronicles, 2019-2022), Giulia Mangione (The Fall, 2021-2022) e Benedetta Casagrande (All Things Laid Dormant, 2024), il dispositivo fotografico è utilizzato per affrontare alcune delle principali tematiche della contemporaneità, oltre che per riflettere sulla natura stessa del medium. Caratterizzati da un approccio artistico e trans-mediale, i progetti raccontano del rapporto sempre più complesso con la natura e l’ambiente, della provincia, dei giovani che la abitano e delle paure collettive della società, anche attraverso l’impiego di materiali d’archivio. Le opere sono state acquisite grazie al bando Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e sono conservate nell’omonima collezione custodita nella Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.
Nato nel 2012, Giovane Fotografia Italiana – Premio Luigi Ghirri è un progetto del Comune di Reggio Emilia dedicato alla scoperta e valorizzazione dei talenti emergenti della fotografia in Italia. Il format prevede un’open call gratuita – rivolta ad artiste e artisti under 35 – che invita a presentare un progetto fotografico votato alla ricerca e in linea con il concept dell’edizione. Una commissione internazionale seleziona i progetti che, grazie ad un contributo economico destinato agli artisti, sono prodotti ed esposti in una mostra collettiva nel programma del festival Fotografia Europea a Reggio Emilia. Nuove Traiettorie offre, a partire dal 2023, l’opportunità a uno dei finalisti di Giovane Fotografia Italiana di svolgere una residenza d’artista a Stoccolma.
Claudia Amatruda (1995, Foggia, IT) è un’artista che vive e lavora a Bologna, IT. Dopo la laurea in Photography e Visual Design alla NABA di Milano continua la sua ricerca che indaga il rapporto tra corpo, tecnologia e natura attraverso la fotografia, il video, le sculture e le installazioni. Nel 2019 ha pubblicato il libro fotografico Naiade, presentato attraverso conferenze in scuole e Festival italiani per sensibilizzare sul tema delle malattie invisibili. Dal 2021 a oggi il suo progetto When you hear hoofbeats think of horses, not zebras viene esposto in Italia, Grecia, Francia, Olanda e Inghilterra. Nel 2022 vince la Menzione Speciale per la sezione Fotografia Emergente del Premio Francesco Fabbri. Secondo Il Giornale dell’Arte è tra i 30 artisti under 30 del 2023. Nel 2024 ha esposto il suo progetto Good Use of my Bad Health al Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia vincendo la menzione “Nuove Traiettorie” del Premio Luigi Ghirri. Nel 2025 è stata selezionata da CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino per il programma europeo FUTURES Photography ed esporrà le sue opere al Festival Gibellina PhotoRoad e in una mostra personale all’interno del Verzasca Foto Festival in Svizzera. Inoltre, è in uscita il suo nuovo libro fotografico edito dalla casa editrice RVM HUB. Le sue opere sono parte di collezioni pubbliche e private.
Caroline Elgh è una curatrice d’arte e ricercatrice in studi culturali. Attualmente impegnata nel nuovo campo di ricerca delle Blue Humanities, il suo progetto di dottorato in corso, intitolato COASTALCULTURES, presso il Dipartimento di Studi Tematici: Studi di Genere dell’Università di Linköping, esplora l’intersezione tra scienze marine e arte contemporanea. Elgh è anche co-direttrice della piattaforma di ricerca The Posthumanities Hub e i suoi lavori sono stati pubblicati in libri e riviste accademiche, tra cui il Journal of Agricultural and Environmental Ethics.
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