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Calentamiento – performance di Vaste Programme

Vaste_Calentamiento

Mercoledì 18 giugno alle ore 18 vi invitiamo a salutare l’estate con noi per l’ultimo evento della stagione, l’inaugurazione della mostra “Paths to the Future” all’interno del progetto fotografico Cameraitalia. Per l’occasione il duo fotografico Vaste Programme propone la performance Calentamiento presso il nostro Istituto. La performance avrà luogo sia negli spazi esterni che interni dell’Istituto, permettendo di vivere in modo inedito gli spazi di Ponti. Con dalle casse un brano reggaeton con un testo basato sul trattato sul clima di Glasgow, la performance ci costringe a riflettere sulla nostra nonchalance verso il cambiamento climatico. Continuiamo a ballare quando è in fiamme il mondo?

Cameraitalia è il nuovo progetto di fotografia, creato dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e risultato vincitore dell’avviso pubblico per la promozione della fotografia italiana all’estero del Ministero della Cultura. Il progetto, che costituirà il centro della nostra stagione estiva, si propone come vetrina delle ricerche fotografiche in atto in Italia a partire dall’esperienza di Giovane Fotografia Italiana. Nel quadro del progetto vengono organizzate le mostre Hypersea e Paths to the Future all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, nonché una serie di eventi interessanti.

 

Paths to the future – La collezione di Giovane fotografia Italiana

Marina Caneve, Iacopo Pasqui, Vaste Programme, Giulia Parlato, Giulia Mangione e Benedetta Casagrande

La mostra presenta una selezione di opere provenienti dai progetti che si sono aggiudicati dal 2018, anno della sua istituzione, il Premio Giovane Fotografia Italiana | Luigi Ghirri curato da Daniele De Luigi e Ilaria Campioli. Nei sei progetti presentati in mostra da Marina Caneve (Are They Rocks or Clouds?, 2018-2019), Iacopo Pasqui, (N, 2018-2021), Vaste Programme (The Long Way Home of Ivan Putnik, Truck Driver, 2019-2020), Giulia Parlato (Diachronicles, 2019-2022), Giulia Mangione (The Fall, 2021-2022) e Benedetta Casagrande (All Things Laid Dormant, 2024), il dispositivo fotografico è utilizzato per affrontare alcune delle principali tematiche della contemporaneità, oltre che per riflettere sulla natura stessa del medium. Caratterizzati da un approccio artistico e trans-mediale, i progetti raccontano del rapporto sempre più complesso con la natura e l’ambiente, della provincia, dei giovani che la abitano e delle paure collettive della società, anche attraverso l’impiego di materiali d’archivio. Le opere sono state acquisite grazie al bando Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e sono conservate nell’omonima collezione custodita nella Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

 

La performance Calentamiento di Vaste Programme è un progetto nato durante una residenza artistica nell’estate del 2021 in Sicilia. L’episodio dell’incendio di una zona costiera protetta e di uno stabilimento balneare, mentre a fianco prosegue la solita vita da spiaggia, fatta di cocktail, balli e musica, diventa l’incipit del lavoro.

Calentamiento è innanzitutto un brano reggaeton. Ma quello che può sembrare un tipico tormentone da spiaggia, è invece una canzone il cui testo è interamente realizzato mettendo in rima stralci della versione spagnola del trattato sul clima di Glasgow. Alternando musica e rumore di fiamme, la canzone invade lo spazio espositivo, che viene al contempo riempito dal fumo, così da suscitare l’impressione di trovarsi alternativamente in un incendio o in una discoteca. Infine, da un chiosco di legno e di palme parzialmente carbonizzati, vengono serviti cocktail i cui cubetti di ghiaccio contengono piccole immagini di incendi.

 

Vaste Programme è un duo di artisti nato nel 2017 dall’incontro tra Giulia Vigna (1992) e Leonardo Magrelli (1989). La loro ricerca si concentra prevalentemente intorno ai temi del cambiamento climatico e delle modalità di fruizione della tecnologia da parte del pubblico di massa, il più delle volte analizzati attraverso la loro presenza all’interno dell’iconosfera. Il mondo delle immagini è per il collettivo un costante riferimento, esplorato tramite approcci post-fotografici e installativi, servendosi di pratiche di appropriazione, risignificazione, detournement e citazione, cui non di rado si aggiunge un velo di ironia dal sapore amaro.


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