80 LEGGERISSIMI ANNI
Istituto Italiano di Cultura C.M. Lerici: 80 anni di cultura italiana in Svezia
Negli anni Quaranta del Novecento, i venti di guerra sferzavano con violenza l’Europa, che vedeva l’Italia schierata al fianco della Germania nazista nel secondo conflitto mondiale.
Contemporaneamente nasceva Josif Brodski, voce poetica libera, vittima della censura sovietica, futuro Premio Nobel per la letteratura. Nel 1940, nel laboratorio radiologico dell’Università della California, a Berkeley, due ricercatori americani, Martin Kamen e Sam Rube, scoprivano il carbonio 14, mentre nelle sale cinematografiche americane usciva “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin. Concomitanze che ci dicono che anche nei momenti più bui si aprono nuovi orizzonti.
80 anni fa, lo spazio temporale di una vita. Un tempo esteso nel quale si sono succedute storie diverse, in cui la società e i suoi valori si sono trasformati accogliendo tendenze e suggestioni che hanno segnato la nostra storia decennio dopo decennio.
È per questo motivo che gli 80 anni di cultura italiana in Svezia, attraverso l’attività dell’istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, rappresentano un anniversario importante e l’occasione in cui, oltre a celebrare l’inizio e l’evoluzione di una storia di amicizia e di rapporti culturali e artistici, desideriamo riformulare la promessa di un impegno di conoscenza reciproca, in grado di presentare una cultura che sia espressione del nostro tempo e artefice prima della convivenza civile tra i popoli.
Nella fitta trama di questi 80 anni, prima nella sede di Linnegatan 16 e poi, dal 1958, nello splendido edificio di Gio Ponti in Gärdesgatan 14, si sono susseguiti i protagonisti della cultura scientifica e umanistica che hanno attraversato la storia del nostro Paese e che venendo qui hanno talvolta “scoperto” un nuovo mondo culturale con cui confrontarsi, altre volte ne avevano già condiviso i valori o i sogni, come nel caso della lunga avventura degli studi di archeologia che si rinnova ancora oggi ed è iniziata nel segno di Carlo Maurilio Lerici, che sin dagli inizi ha accompagnato la storia del nostro Istituto.
Ciascuno di loro, così come i colleghi che mi hanno preceduto nell’incarico di direttrice di una sede tanto prestigiosa, una tra tutte Lucia Pallavicini, il cui nome ancora oggi viene ricordato dagli amici svedesi e la cui impronta ha lasciato una traccia indelebile nella storia di questa sede, hanno contribuito all’approfondimento e alla crescita delle relazioni culturali tra Italia e Svezia.
Ritrovarmi a distanza di 80 anni dalla nascita dell’Istituto di Cultura a ricordarne l’attività è un onore grande e proprio per questo abbiamo pensato di raccogliere la sfida lanciata dal tempo difficile che stiamo vivendo proponendo una serie di iniziative che costituiranno una sorta di special edition del programma di quest’anno. Non un nostalgico “come eravamo”, bensì una lente per osservare con maggiore profondità quanto siamo cambiati in questi decenni e poter affermare con certezza che continueremo ad esserci negli anni che ci aspettano.
Prendo in prestito uno dei valori che Italo Calvino, nelle sue Lezioni americane, proponeva di portare nel millennio nel quale oggi ci troviamo a vivere, la leggerezza: “prendete la vita con leggerezza, ché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore“. Una leggerezza pensosa, fatta di vivace curiosità, di attenzione, una leggerezza che ci avvicini agli altri e che ci insegni a lavorare sempre più e sempre meglio per far sì che le ali abbiano sempre la meglio sulle reti che a volte sembrano imprigionare le nostre esistenze.
Maria Sica, Direttrice
PROGRAMMA (in aggiornamento)
Monday Stoic: Tips of wisdom for our present from Marcus Aurelius’ diary (29 marzo-14 giugno 2021)
La Lanterna di Gio Ponti (installazione permanente)
Kulturnatt Stockholm 2021 (24 aprile 2021)
Storie di architettura tra Italia e Svezia nel Novecento (15 aprile-25 novembre 2021)
Vite d’archivio (27 aprile-6 luglio 2021)