Il 15 novembre alle ore 17:30 si tiene un evento dedicato a Dario Fo a Foaljébaren di Göteborgs Stadsteater, in occasione della messa in scena della pièce teatrale Non si paga! Non si paga! che ha la prima alle ore 19 della stessa serata, con regia di Alexander Öberg.
La serata inizia con un intervento di Stefania Taviano sul ruolo dei testi teatrali di Fo nel teatro e nella politica. Parteciperà anche l’attrice Marie Delleskog, che leggerà alcuni estratti delle opere di Fo.
I biglietti della pièce teatrale sono finiti, ma è possibile assistere al salone, comprando il tuo biglietto a questo link.
Non si paga! Non si paga!
Dario Fo ha scritto l’opera nel 1974 nel pieno della profonda crisi economica e sociale che stava colpendo l’Italia. In quegli anni il valore della lira era caduto, la disoccupazione e i prezzi erano aumentati mentre i salari erano rimasti gli stessi. Alexander Öberg ha voluto immaginare lo stesso set nel contesto svedese, dando l’opportunità al pubblico di catapultarsi nella realtà italiana degli anni ’70.
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Alexander Öberg ha diretto i teatri cittadini di Stoccolma, Malmö, Uppsala, nonché il Riksteatern e il Dramaten in diversi teatri. È stato direttore artistico del Teater Bhopa e del Backa Teater ed è stato direttore teatrale del Norrbottensteatern. Al Teatro Comunale di Göteborg, Alexander Öberg ha già diretto Lilla livet e Karlsson på taket. Alexander è attivo anche come compositore ed insieme a Erik Norberg ha realizzato sei musical.
Stefania Taviano è Professoressa Associata di Lingua e Traduzione presso il Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università degli Studi di Messina. I suoi interessi principali riguardano le pratiche traduttive, soprattutto in ambito teatrale, e lo studio dei fenomeni della globalizzazione, tra cui la diffusione della lingua inglese come lingua franca e il conseguente impatto sulla professione di traduttori e interpreti. Per quanto riguarda lo studio dell’Hip Hop, Taviano si focalizza principalmente sul fenomeno musicale e sul ruolo che la traduzione svolge come strumento di formazione identitaria ed impegno sociale e politico.