In occasione della nuova traduzione svedese di Quaderno proibito di Alba de Céspedes, fatta da Johanna Hedenberg per Norstedts förlag, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma organizza un incontro dedicato al libro e alla scrittrice, giovedì 13 febbraio alle ore 18.
Durante la serata avremo la possibilità di scoprire di più sull’autrice e la sua eredità letteraria e culturale grazie agli interventi della scrittrice Lina Wolff, che ha preparato l’introduzione della nuova edizione del libro e il professore Johnny L. Bertolio. Modera l’incontro Cecilia Schwartz, professoressa di Letteratura italiana all’Università di Stoccolma.
Quaderno proibito – Alba de Céspedes (1952)
«Ho fatto male a comperare questo quaderno, malissimo. Ma ormai è troppo tardi per rammaricarmene, il danno è fatto»: con queste parole inizia il suo diario Valeria Cossati, la protagonista di questo romanzo, una donna della classe media nell’Italia degli anni Cinquanta. Poco più di quarant’anni, due figli grandi, un marito disattento, un lavoro d’ufficio che svolge senza apparente passione, Valeria è assorbita dal ritmo “naturale” della quotidianità piccolo-borghese, schiacciata, senza quasi rendersene conto, tra i suoi ruoli di moglie, madre, impiegata.
Un giorno però, colta da un impulso che a lei stessa appare irragionevole e inspiegabile, acquista un taccuino su cui comincia ad annotare fatti minuti e riflessioni. Nello spazio “proibito” della scrittura, Valeria scopre i conflitti sotterranei che pervadono la sua esistenza, le aspirazioni frustrate, i risentimenti nascosti; dà voce a una vita interiore da anni sopita, esprime una propria individualità, una precisa coscienza rivelata dai gesti e dai pensieri della vita quotidiana.
Quaderno proibito è considerato il capolavoro di Alba de Céspedes, un libro che è testimonianza storica di un’epoca e tributo a una generazione pre-femminista decisiva per tutte le rivoluzioni successive; ma soprattutto una magistrale prova letteraria capace di svelare l’identità, frammentata e mutevole, dell’essere umano.
Alba de Céspedes (Roma 1911 – Parigi 1997), figlia dell’ambasciatore cubano in Italia, cresciuta in una famiglia poliglotta, colta e progressista, esordì nel 1935 con i racconti di L’anima degli altri, seguiti dai romanzi Nessuno torna indietro (1938), Dalla parte di lei (1949), Quaderno proibito (1952), La bambolona (1967) e Nel buio della notte (1976). Partigiana, fondò nel 1944 la rivista «Mercurio»; nel dopoguerra si dedicò anche alla scrittura per cinema, teatro, radio e televisione.
Johnny L. Bertolio si è diplomato alla Scuola Normale Superiore di Pisa e ha conseguito il PhD alla University of Toronto. Attualmente insegna all’università di Torino e collabora come autore, formatore e redattore nell’ambito umanistico con Loescher, per cui ha pubblicato Sottostorie (2024), Controcanone. La letteratura delle donne dalle origini a oggi (2022), Le vie dorate. Un’altra letteratura italiana: da san Francesco a Igiaba Scego (2021). Porta nelle scuole italiane vari progetti sulla parità di genere e scrive per la rivista La ricerca.
Lina Wolff (1973) è una scrittrice svedese che vive a Lund. Precedentemente ha vissuto in Italia e in Spagna dove ha lavorato come interprete e agente di commercio. Ha debuttato come autrice nel 2009 e da lì è nata una carriera di grande successo in Svezia e all’estero, tra la stampa e tra i lettori. Nel 2016 il suo libro De polyglotta älskarna (Gli amanti poliglotti) ha vinto il prestigioso Augustpriset, nonché Svenska Dagbladets litteraturpris. Wolff ha inoltre ricevuto riconoscimenti come Aftonbladets litteraturpris (2019), Piratenpriset (2020), Aniarapriset (2020) e Samfundet De Nios Vinterpris (2021). Wolff lavora inoltre come traduttrice e la nuova traduzione di Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez klassiker Hundra år av ensamhet è stata ampiamente acclamata.
Cecilia Schwartz è professore associato di Letteratura italiana all’Università di Stoccolma. Si è occupata degli aspetti transnazionali della letteratura italiana, dalla figura del mediatore letterario alle immagini dell’italianità. Ha pubblicato numerosi saggi sulla traduzione, circolazione e ricezione di opere italiane in Svezia tra cui il volume Libri in viaggio. Classici italiani in Svezia (Stoccolma 2013), curato insieme a Laura Di Nicola.
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