Martedì 21 ottobre alle ore 19 si svolge la prima svedese della performance Suspended Chorus della performer e coreografa Silvia Gribaudi a Falkhallen a Falkenberg, organizzata da Rum för Dans (Region Halland).
Isadora Duncan disse che “il gesto nasce dal desiderio”. Che desideri muovono i nostri corpi? In quali forme li ingabbiamo? In quali giudizi? Come possiamo rivoluzionare il nostro sguardo sui corpi?
In Suspended chorus, la coreografa e performer Silvia Gribaudi sale sul palco da sola, ma non è mai sola. Partendo da un desiderio di collettività e unione, l’opera propone un rinnovato dialogo con il pubblico. Il teatro, inteso come uno spazio di co-abitazione tra chi performa e chi assiste, diventa il luogo in cui gli spettatori e le spettatrici sono invitati a trasformarsi in un coro sospeso, fluttuante, plurale e necessario, diventando parte essenziale dell’opera stessa.
Influenzata dalle pioniere della danza come Pina Bausch, Isadora Duncan e Anna Pavlova, Gribaudi si confronta con i limiti del suo corpo ultracinquantenne, trovando gioia e piacere nell’esplorazione delle sue potenzialità. Suspended chorus de-costruisce i canoni moderni di bellezza e mette in luce la mortalità del corpo come entità individuale, celebrando al contempo la forza e il potere del collettivo. Ne siamo tutti e tutte parte integrante.
“In Suspended chorus voglio sperimentare un allenamento all’empatia tradotto in coreografia, dove il pubblico si possa fare partecipe della danza di chi è sul palco. Un pubblico che diventi un “coro” senza copioni né spartiti, in relazione attiva e improvvisata con chi performa. Che possa abitare il dialogo sottile degli spazi “vuoti”, di silenzio, di incertezza e di sospensione. Voglio creare una coreografia indefinita che arrivi a completarsi solo grazie all’interazione di chi è venuto in teatro quella sera. Una composizione che, intrecciando l’empatia alla comicità, metta in discussione convenzioni sociali e stereotipi attraverso un atto di rivoluzione. Perché in teatro possiamo allenarci ad essere un coro, metafora delle società che contribuiamo a costruire.” – Silvia Gribaudi
Programma:
18.00 Falkhallen apre
18.30 Introduzione con Ove Haugen
19.00 Comincia lo spettacolo
Momento di dialogo
Durata dello spettacolo: 60 minuti
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Bambini e giovani sotto i 20 anni entrano gratis, ma devono prenotare il biglietto mandando una mail a turinfo@falkenberg.se, chiamando 0346-886100 oppure visitando l’Ufficio di turismo presso Kulturhuset Argus a Falkenberg.
Il giorno prima dello spettacolo, Gribaudi organizza il workshop “Suspended Bodies”, sempre a Falkenberg. Maggiori informazioni qui.
Il 22 ottobre avremmo inoltre il piacere di ospitare Silvia Gribaudi presso il nostro Istituto, per un incontro-performance da non perdere. Maggiori informazioni qui.
Crediti
concept, regia, coreografia, danza Silvia Gribaudi
co-regia e video Matteo Ma!esanti
assistente e consulenza coreografica Andrea Rampazzo
musiche Matteo Franceschini
disegno luci Luca Serafini
styling Ettore Lombardi
consulenza drammaturgica Annette Van Zwoll
consulenza artistica Camilla Guarino, Giuseppe Comuniello
consulenza tecnica Leonardo Benetollo
creative producer Mauro Danesi
Produzione Associazione Culturale Zebra (IT)
Coproduzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale (IT), La Corte Ospitale (IT), Rum för Dans (SE), Le Gymnase CDCN – Roubaix (FR), What You See Festival (NL)
Con la collaborazione e il supporto di Operaestate Festival Veneto (IT)
Con il sostegno di MiC – Ministero Italiano della Cultura
Silvia Gribaudi
Coreografa e performer italiana, Silvia Gribaudi lavora dal 2004 sull’impatto sociale del corpo e sulla relazione tra pubblico e performer, attraverso un linguaggio coreografico che unisce danza, umorismo e attenzione alle dinamiche umane e relazionali. Le sue creazioni nascono da processi partecipativi e poetici, in dialogo con artisti, compagnie e comunità.
I suoi lavori – tra cui Graces (2019), Grand Jeté (2023), The Doozies (2024) e Suspended Chorus (2025) – sono stati presentati in prestigiosi teatri e festival internazionali come Théâtre de la Ville (Parigi), Holland Dance Festival, Shanghai International Dance Center, Biennale di Venezia e CINARS di Montréal.
Ha collaborato con numerosi Istituti Italiani di Cultura in Europa, Asia e Americhe e ha partecipato a progetti di ricerca artistica e pedagogica in contesti internazionali, tra cui l’Opéra de Lyon, l’Opéra-Théâtre de Metz e la rete Aerowaves.
Tra i riconoscimenti ricevuti: il Premio DANZA&DANZA 2019 per la miglior produzione italiana con Graces, il Premio Hystrio Corpo a Corpo 2021 e il Premio Giovane Danza d’Autore Veneto.
Attualmente è artista associata presso Le Gymnase CDCN di Roubaix (2024–2026) e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale (2025–2027).