Per un Prossimo Reale. Una nuova commissione di Antonio Della Guardia
A cura di Vasco Forconi
Per un Prossimo Reale di Antonio Della Guardia costituisce il terzo appuntamento di Shoegaze, un ciclo di nuove commissioni realizzate grazie al supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma. Attraverso il progetto, a cura di Vasco Forconi, l’Istituto intende promuovere l’arte contemporanea coinvolgendo una serie di artisti residenti in Svezia e in Italia, chiamandoli a interagire con l’eredità dell’edificio progettato da Gio Ponti alla fine degli anni Cinquanta. Dopo le mostre di Lisa Grip e Danae Valenza nella primavera 2019 e di Stefano Serretta nell’estate dello stesso anno, Antonio Della Guardia produce una serie di sette video che verranno diffusi dal 16 al 24 dicembre 2020, attraverso le piattaforme digitali dell’Istituto (Facebook e Instagram).
La ricerca nasce dall’incontro dell’artista con gli scritti di William Horatio Bates (1860-1931), medico statunitense noto per aver elaborato un metodo di rieducazione della vista senza l’uso di occhiali, oggetto di culto popolare e di feroci critiche da parte della comunità scientifica. A partire dagli studi di Bates – quasi un detrito della cultura del ‘900 – l’artista progetta una serie di esercizi, che definisce tecniche di evasione, pensati per contrastare poeticamente le conseguenze di una prolungata e forzata esposizione dello sguardo alle sorgenti di luce digitale. Ciascuno dei sette video, accompagnato dalle dettagliate istruzioni dell’artista, costituisce la partitura per compiere uno specifico esercizio dello sguardo, invitando il pubblico a una sua esecuzione diffusa e quotidiana. Gli esercizi, liberati dalla loro originale funzione terapeutica, rivelano così la propria carica immaginifica e meditativa, diventando strumenti per discutere di sguardo, immaginazione ed evasione dal lavoro.
Calendario
17 dicembre: Oscillazioni ampie
18 dicembre: Esplorazione della visione periferica
19 dicembre: Palming
20 dicembre: Shifting
21 dicembre: Blinking
22 dicembre: Sunning
23 dicembre: Guardare lontano
La ricerca di Antonio Della Guardia (Salerno 1990) si sviluppa mediante diversi linguaggi espressivi, focalizzandosi sui meccanismi di potere insiti nelle dinamiche lavorative e sociali e nelle gerarchie che influenzano le condizioni personali di vita dell’essere umano.
Mostre personali selezionate: La luce dell’inchiostro ottenebra, Galleria Tiziana Di Caro, Napoli 2018; Index, Studioconcreto, Lecce, 2018.
Mostre collettive selezionate: La metafora dell’arciere, Galleria Tiziana Di Caro, Napoli, 2020; Kizart, video art festival a cura di Nomas Foundation, Videogallery MAXXI, Roma, 2019; The Corrosion of Character, l’uomo flessibile, Q-International, a cura di Alessandra Troncone e Kateryna Filyuk, Fondazione Izolyatsia, Kiev, 2019; Mind the gap, a cura di Emanuele Riccomi, Associazione Barriera, Torino, 2018; Samoupravna interesna zajednica u galeriji waldinger, a cura di Nemanja Cvijanovic, Galleria Wladinger, Osijek, 2018; Disio, nostalgia del futuro, a cura di Antonello Tolve, La Caja, Caracas, 2017; Sensibile comune, le opere vive, a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino e Cesare Pietroiusti, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma, 2017. Nel 2016 è in residenza presso la Fondazione Antonio Ratti di Como.
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