Martedì 15 aprile alle ore 17:15 si conclude il ciclo Maschere Barocche, che durante la primavera del 2025 ci ha fatto scoprire il repertorio barocco per i castrati. Per l’ultimo appuntamento abbiamo invitato Roberta Invernizzi, soprano di fama internazionale, insieme a Valeria Brunelli (violoncello), Franco Pavan (tiorba), Flora Papadopoulos (arpa) e Andrea Perugi (clavicembalo). L’ensemble proporrà un concerto dal titolo “Carissimo amico…” Marc’Antonio Pasqualini e il suo tempo, dedicato al grande cantante e compositore seicentesco Marc’Antonio Pasqualini, detto il Malagigi. Per approfondire il contesto dei brani, il concerto verrà introdotto da Francesca Marri, musicologa specializzata in vocologia artistica.
“Carissimo amico…” così il grande compositore Luigi Rossi definì Marc’Antonio Pasqualini nel gravoso momento della stesura del suo testamento nel 1641. Pasqualini aveva allora raggiunto la fama come cantante e come compositore: nato a Roma nel 1614, già giovanissimo era stato avviato allo studio della musica dalla madre e dal fratello maggiore che avevano stipulato un contratto con Vincenzo Ugolini. Da lì il doloroso percorso che lo portò alla castrazione per poter divenire il celebre sopranista famoso in tutta Europa. Entrato col tempo nell’orbita della famiglia Barberini e nella cappella papale, si fece conoscere per aver cantato nei lavori di Marco Marazzoli, Johannes Hieronimus Kapsperger e nei capolavori dell’amico carissimo Luigi Rossi. Con quest’ultimo lavorò anche a Parigi, per poi tornare a Roma e morire nel 1691. Fu soprannominato Malagigi, ricordandolo come il bizzarro mago ariostesco: quella bizzarria così bene espressa di sovente nelle sue circa duecentocinquanta composizioni sopravvissute, ricche di estro, felicità melodica e intensità armonica.
Chi passeggia oggi al Metropolitan Museum di New York lo può incontrare nello straordinario ritratto che di lui fece Andrea Sacchi, che lo volle incoronato d’alloro. E ancora oggi lo vogliamo ricordare così, attingendo alla sua musica, a quella composta per lui dall’amico Luigi Rossi e a quella dei suoi contemporanei, per rivivere insieme lo spirito di Malagigi.
Programma
Marc’Antonio Pasqualini, detto il Malagigi, (1614-1691)
Si, si ch’io vò darvi il core
(BAV, Barb. Lat. 4221, cc. 129-131v)
Dove, dov’è la morte
(BAV, Barb. Lat. 4220, cc. 49-51v, testo di Giovanni Lotti)
Mi vogliono morto
(BAV, Barb. Lat. 4203, cc.125v)
Anonimo (metà sec. XVII)
Pavanne Italienne
(F-Pn, Rés. Vm7 674-675, vol. 1, cc. 54v – 55r)
Luigi Rossi (1597/98-1653)
Che fai meco
(Dall’Orfeo, recitativo e aria cantati da Marcantonio Pasqualini nel ruolo di Aristeo)
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Canzona Quarta
Da Il Secondo Libro di Toccate, Canzone, Versi D’Hinni Magnificat, Gagliarde, Correnti et altre partite d’Intavolatura di Cimbalo et Organo, Roma, Nicolò Borbone, 1637.
Marc’Antonio Pasqualini
A la difesa, pensieri, sù, sù
(BAV, Barb. Lat. 4221, c.21-21v, testo di Lelio Orsini)
Lasciatemi o pensieri
(BAV, Barb. Lat. 4223, cc. 99-101v)
Girolamo Frescobaldi
Canzona detta La Tromboncina
Da Il Libro primo delle Canzoni, Roma, Grassi, 1628.
Luigi Rossi
Non pianga
(Dall’Orfeo, recitativo e aria cantati da Marcantonio Pasqualini nel ruolo di Aristeo)
A qual dardo
(F-Bn, Vm7-102, c.79-82v)
Luigi Rossi
Passacaille
(F-Pn, Rés. Vm7 674-675, vol. 1, cc. 60v – 61r)
Marc’Antonio Pasqualini
Tienti che cadi Amore
(BAV, Barb. Lat. 4220, cc. 48-49)
Luigi Rossi
La bella più bella
(F-Pn, Rés. Vm7-102, cc. 114-116v)
Roberta & Friends
Abbiamo bisogno di amore, di attenzione, di rispetto per noi stessi e per ciò che facciamo, per il nostro tempo e per quello degli altri. In una parola, abbiamo bisogno di amicizia.
Da questa idea, dieci anni fa, è nato il desiderio di un gruppo di amici di distaccarsi dai soliti schemi della routine lavorativa musicale, puntando a qualcosa di più grande, di insolito: condividere i propri progetti artistici con persone che, oltre alla professione, condividevano anche un percorso di vita, affetti più profondi, serietà nell’approccio al repertorio e, allo stesso tempo, la volontà di condividere la vita anche al di là della musica.
Capitanati da Roberta Invernizzi e Franco Pavan, la musica ha portato questo gruppo di amici in giro per l’Europa e oltre. Ogni concerto diventa un ricordo prezioso, un’immagine da conservare, che non è solo nostalgia, ma vita stessa, il bene più prezioso e profondo che possediamo e possiamo condividere con coloro che amiamo.
Roberta & Friends si è esibito alla Wigmore Hall di Londra, Elbphilarmonie di Amburgo, Festival di Granada, Festival AMUZ di Anversa, Festival Veranos de la Villa a Madrid e nella stagione Temporada Nacional de Conciertos in Colombia.
Roberta Invernizzi
Con oltre 30 anni di esperienza, Roberta è una figura di riferimento nel mondo della musica barocca e rinascimentale, grazie a un raro equilibrio tra fedeltà interpretativa e sensibilità drammatica. Nata a Milano, Roberta ha iniziato il suo percorso musicale come pianista e contrabbassista, prima di scoprire la passione per il canto e iniziare i suoi studi con Margaret Heyward e diplomarsi alla Scuola Civica di Milano.
Nel corso della sua carriera, Roberta ha collaborato con alcuni dei più prestigiosi direttori, tra cui Alan Curtis, Jordi Savall, Nikolaus Harnoncourt, Claudio Abbado, Ivor Bolton e Franz Brüggen. Le sue collaborazioni con gruppi quali Il Giardino Armonico, Cappella della Pietà de’ Turchini, Concerto Italiano ed Europa Galante hanno dato vita a registrazioni oggi considerate punti di riferimento nel settore.
La sua carriera l’ha vista protagonista in ruoli di spicco, tra cui “Dido and Aeneas” al Teatro Filarmonico di Verona, “La Vergine Addolorata” di A. Scarlatti al Festival Barocco della Staatsoper di Berlino, “Ercole sul Termodonte” di Vivaldi al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, “Olimpiade” di Galuppi alla Fenice, “L’Orfeo” di Monteverdi alla Scala.
La sua vasta discografia, con oltre 100 incisioni, è ampiamente acclamata dalla critica e rappresenta un vero tesoro per gli appassionati di musica antica. Il talento di Roberta emerge in modo particolare nelle sue interpretazioni della musica di Händel, come dimostrano le registrazioni ripetutamente premiate da Gramophone Award delle cantate da camera di Händel in italiano, realizzate con Fabio Bonizzoni per Glossa.
Invernizzi è docente presso la Musik und Kunst University di Vienna e il Conservatorio L. Cherubini di Firenze dove rimane impegnata a ispirare e formare nuove generazioni di cantanti e musicisti, trasmettendo la sua conoscenza e la sua passione per la prassi esecutiva filologica.
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