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Maschere barocche: Filippo Finazzi, un castrato controcorrente nell’Europa musicale del 1700

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Giovedì 10 ottobre alle ore 18 inauguriamo il nuovo ciclo di concerti, Maschere barocche, dedicato alla musica barocca scritta per castrati.

Il sopranista Nicolò Balducci si esibirà insieme agli ensemble Dolci Affetti (composto dal flautista Dan Laurin, dalla violinista Maria Lindal e dalla clavicembalista Anna Paradiso) e Orfeo Futuro (composto dai violisti Gioacchino De Padova e Valerio Latartara) in un programma alla riscoperta di alcune perle sconosciute del barocco, come la musica scritta per il soprano castrato e compositore Filippo Finazzi, tra i cantanti preferiti di Antonio Vivaldi.

Nato a Bergamo, Finazzi compì i suoi studi musicali a Milano, Roma e Napoli. Nella prima metà del ’700 fu poi attivo in molte città, quali Venezia, Praga, Lipsia e infine Amburgo. In questa città, Finazzi trascorse l’ultima parte della sua vita e si convertì al luteranesimo. Grazie alla conversione, poté prendere moglie, cosa altrimenti impensabile per un castrato nel mondo cattolico.

Ad Amburgo Finazzi frequentò anche molti circoli culturali e conobbe il barone di Ahlefeld, amico del grande compositore Georg Philipp Telemann, il quale pure viveva ad Amburgo. Con tutta probabilità, Telemann rientrò nelle frequentazioni di Finazzi.

 

Tra le poche composizioni di Finazzi giunte fino a noi vi sono 6 cantate in cui il compositore rivela uno stile musicale innovativo e moderno, influenzato dalle nuove tendenze che, a partire dalla “scuola napoletana”, si stavano diffondendo in Europa.

Le caratteristiche di questo nuovo stile drammatico, fatto di “affetti” contrastanti e armonie inaspettate, sono profondamente radicate anche nell’opera di molti compositori pugliesi della scuola napoletana, quali ad esempio Domenico Sarro. Un altro compositore napoletano al quale questo programma rende omaggio è Giuseppe Porsile, anche lui, come Finazzi, vittima dell’oblio del tempo e di riletture della storia preconcette.

 

Nicolò Balducci, sopranista

Dan Laurin, flauto dolce e direzione

Maria Lindal, violino barocco

Valerio Latartara, viola barocca

Gioacchino De Padova, viola da gamba

Anna Paradiso Laurin, clavicembalo

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