Luigi Nono, La lontananza nostalgica utopica futura
Luigi Nono è considerato uno dei maggiori compositori italiani del dopoguerra. Una delle sue ultime opere, La lontananza nostalgica utopica futura, è forse il suo lavoro più poetico e complesso.
Quest’anno il Festival Kalv ha invitato il violinista Marco Fusi e i compositori Pierluigi Billone e Davide Gagliardi per realizzare una nuova lettura di questa composizione per violino, della durata di quasi un’ora, con otto casse e dieci leggii. Il concerto si terrà il 13 agosto alle ore 19.30 presso la chiesa di Kalv.
Il compositore Luigi Nono lesse quello che sarebbe diventato il suo motto su una parete del chiostro della cattedrale di Toledo: “viandante, non esistono strade, ma solo il viaggio!”. Nell’ultima parte della sua vita, la musica di Nono si sviluppò verso forme, suoni e spazi più aperti. La lontananza nostalgica utopica futura ne è forse l’esempio più stupefacente. Il violinista vaga come un pellegrino nello spazio acustico circondato dagli altoparlanti. Nel dialogo che si crea fra il violinista e ciò che “diffonde” il suono elettronico si crea un particolare contatto musicale, diverso ad ogni interpretazione, poiché non esiste un solo percorso prestabilito.
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