L’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma partecipa anche quest’anno alla Stockholm Kulturnatt il 20 aprile dalle 18 a mezzanotte, offrendo un ricco programma di musica, arte, letteratura e architettura. Vieni a scoprire la sede dell’IIC, gioiello architettonico firmato Gio Ponti, e immergiti nella cultura italiana!
Il programma della serata comprende:
- 18:00 – visita guidata dell’IIC
- 19:00 – inaugurazione de Il Lancillotto di Mattotti, mostra di disegni originali del grande maestro italiano dell’illustrazione, e presentazione del libro “Artù, Lancillotto e il Graal” a cura di Lino Leonardi
- 21:00 – concerto di musica jazz con Luca Zennaro (chitarra) e Michelangelo Scandroglio (contrabbasso)
- 22:40 – visita guidata e curiosità sull’Istituto
Visita guidata dell’IIC
Alle ore 18, vieni a scoprire la storia dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma! Inaugurato nel 1958, il nostro Istituto è un gioiello unico dell’architettura e del design italiano disegnato da uno dei più celebri architetti del XX secolo, Gio Ponti, in collaborazione con Pier Luigi Nervi. All’interno, secondo una ricerca armonica accurata, si alternano i colori naturali del marmo di Carrara, del legno, dell’ottone, a contrappunti tonali di rosso, verde, blu mediterraneo e giallo. In particolare, si possono ammirare opere di arredo di grande valore storico: Ponti disegnava infatti al tempo per le firme principali del nascente design italiano, tra cui Cassina, Molteni, ArredoLuce, Olivari e Cagliani&Marazza.
Nel corso degli anni, l’Istituto ha ospitato molti prestigiosi rappresentanti della cultura italiana e svedese, tra cui Pier Paolo Pasolini, Vittorio De Sica, Italo Calvino, Ingmar Bergman, Eugenio Montale, Umberto Eco, Dacia Maraini e Roberto Saviano.
L’Istituto opera come casa della cultura italiana in Svezia grazie alle numerose attività organizzate. Durante la Kulturnatt proponiamo un panorama delle varie attività dell’Istituto: architettura, arte, letteratura e musica.
La mostra di disegni Il Lancillotto di Mattotti e l’opera in quattro volumi Artù, Lancillotto e il Graal a cura di Lino Leonardi
Alle ore 19, vi invitiamo a un evento speciale: l’inaugurazione della mostra di disegni originali Il Lancillotto di Mattotti, alla presenza del grande illustratore italiano, e la presentazione dell’opera in quattro volumi Artù, Lancillotto e il Graal, pubblicata a cura di Lino Leonardi all’interno della collana I Millenni Einaudi.
Nel corso della presentazione, Mattotti e Leonardi discuteranno insieme al Direttore dell’Istituto Francesco Di Lella delle ragioni che hanno portato alla nascita del grande progetto editoriale, ovvero la prima traduzione italiana del ciclo romanzesco antico-francese Lancelot-Graal, all’interno del quale, per il quarto volume, è stato chiesto a Mattotti di realizzare 17 illustrazioni, i cui originali saranno appunto in mostra a Stoccolma.
I romanzi francesi che rientrano nel ciclo del Lancelot-Graal, o della Vulgate, sono fra i testi più belli del Medioevo. Composti da più autori anonimi agli inizi del sec. XIII, sono la prima grande prova del romanzo in prosa nel Medioevo, ovvero tra le prime espressioni del genere letterario più emblematico della cultura europea. Sono anche la narrazione più compiuta e antica che sia rimasta delle vicende della Tavola Rotonda e del Graal. Nel corso del tardo medioevo, dal XIII al XVI secolo, il ciclo godette di straordinaria fortuna in tutta Europa. In Italia, dove il francese era una lingua letteraria al pari del latino, le storie di Lancillotto, Artù, Tristano erano lette e amate prima in francese e poi in antiche traduzioni italiane come il Lancellotto, il Tristano Riccardiano, la Tavola Ritonda. Per fare un esempio della fortuna dell’opera, il Lancelot-Graal è il libro “galeotto” che leggevano Paolo e Francesca quando si innamorarono, come racconta Francesca all’interno del celeberrimo V canto dell’Inferno nella Divina Commedia di Dante.
La traduzione, pubblicata presso Einaudi con il titolo Artù, Lancillotto e il Graal (2020-2023), presenta per la prima volta al pubblico italiano questo classico della letteratura europea.
L’opera percorre tutta la storia della Tavola Rotonda, dalla sua creazione da parte di Merlino all’epoca del padre di Artù, re Uterpendragon, fino alla sua dissoluzione nella battaglia di Salisbury, attraverso le vicende del suo più grande eroe, Lancillotto del Lago, e del suo amore con la regina Ginevra.
La traduzione è opera di un gruppo di studiose e studiosi che hanno corredato ogni testo di introduzioni e commenti, in modo da guidare il lettore attraverso questo mondo complesso e affascinante di cavalieri e damigelle, di tornei e battaglie, di amore e guerra.
Artù, Lancillotto e il Graal. Ciclo di romanzi francesi del XIII secolo, A cura di Lino Leonardi, Torino, Einaudi (Millenni).
- La storia del Santo Graal. La storia di Merlino. Il seguito della storia di Merlino, a cura di Carlo Beretta, Fabrizio Cigni, Marco Infurna, Claudio Lagomarsini, Gioia Paradisi, 2020
- Lancillotto del Lago (La Marca di Gallia – Galehaut), a cura di Luca Di Sabatino, Anatole Pierre Fuksas, Marco Infurna, Nicola Morato, Arianna Punzi, Elena Spadini, 2021
- Lancillotto del Lago (La carretta – Agravain), a cura di Carlo Beretta, Luca Cadioli, Massimiliano Gaggero, Claudio Lagomarsini, Elena Stefanelli, Roberto Tagliani, 2022
- La ricerca del santo Graal. La morte di re Artù, a cura di Eugenio Burgio e Lino Leonardi, 2023
Secondo la tradizione dell’editore Einaudi, ogni volume dei Millenni è corredato di illustrazioni. Per i primi tre si sono scelte le miniature di manoscritti medievali, mentre per il quarto si è voluta sottolineare la leggibilità di questi antichi testi nel mondo contemporaneo commissionando a una star dell’illustrazione italiana le tavole relative agli ultimi due romanzi. Lorenzo Mattotti, che aveva già illustrato altri classici della letteratura italiana, ha creato una serie di immagini di grande potenza evocativa e narrativa, attualizzando alcuni momenti della vicenda narrata e contribuendo, con il suo stile inconfondibile, a renderli indimenticabili.
Siamo quindi emozionati di ospitare i meravigliosi 17 disegni originali nello spazio espositivo del nostro Istituto.
Lino Leonardi è professore di Filologia romanza alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Si occupa di letteratura medievale, in particolare di lirica italiana antica, di romanzi arturiani, di agiografia e traduzioni bibliche, di metodo filologico anche digitale, di storia della filologia. Dal 2014 al 2018 ha diretto l’Istituto CNR Opera del Vocabolario Italiano a Firenze. È membro dell’Accademia della Crusca e presidente della Sezione Italiana della International Arthurian Society. È autore di oltre 200 pubblicazioni ed è nel direttivo delle riviste Medioevo romanzo e Studi di filologia italiana, e della collana Archivio romanzo.
Lorenzo Mattotti (Brescia, 1954) vive e lavora a Parigi, dove si è trasferito nel 1998 Alla fine degli anni Settanta esordisce come autore di fumetti, disegnando strisce in bianco e nero, ispirato dall’espressionismo di José Muñoz e di Carlos Sampayo.
Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura a Venezia si trasferisce a Bologna dove nel 1983 fonda Valvoline, insieme ai disegnatori bolognesi Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri, Igort, Marcello Jori e Jerry Kramsky. Il gruppo, che si prefigge, in un’ottica interdisciplinare e dal sapore pop, di mettere il fumetto in dialogo con i linguaggi dell’arte, della musica, della moda e della pubblicità, dirige il supplemento della rivista Alter Alter.
Proprio in Alter Alter, Mattotti pubblica a puntate nel 1982 Il signor Spartaco, primo lavoro a colori, e nel 1984 Fuochi, opera emblematica che rivoluzionerà il linguaggio del fumetto e metterà in luce alcuni degli elementi caratterizzanti dello stile dell’autore: da un uso del colore sensuale, evocativo e avvolgente alla marcata espressività del tratto.
Sono numerosissimi i volumi per adulti e per l’infanzia pubblicati successivamente da Mattotti, molti dei quali tradotti in più lingue, come le prestigiose collaborazioni a livello internazionale con quotidiani e riviste come The New Yorker, Vanity Fair, Cosmopolitan, Le Monde, Nouvel Observateur, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Corriere della Sera, Internazionale e la Repubblica. Negli anni disegna numerose copertine di libri – per le case editrici Einaudi, Garzanti, Guanda, Mondadori, Penguin, Rizzoli e Seuil – e manifesti per importanti eventi culturali, come il Festival del Cinema di Cannes (2000) e la Mostra del Cinema di Venezia (dal 2018 al 2022).
In ambito cinematografico, nel 1995 illustra un adattamento di Barbablù, per la serie di animazione francese Il était une fois… Nel 2004 realizza le illustrazioni per Eros, creando il legame tra i tre episodi del film, diretto da Michelangelo Antonioni, Steven Soderbergh e Wong Kar-wai. Mattotti ha anche partecipato all’opera collettiva Peur(s) du noir (2008), un film d’animazione realizzato da sei disegnatori. Nel 2019 il suo film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto dall’omonimo racconto illustrato di Dino Buzzati, viene presentato al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard. L’anno seguente, il lungometraggio è stato nominato per la 45a cerimonia dei César, nella categoria miglior film d’animazione.
Cinema Italia: Concerto di musica jazz con Luca Zennaro (chitarra) e Michelangelo Scandroglio (contrabbasso)
Alle ore 21 è invece la volta del jazz di Luca Zennaro e Michelangelo Scandroglio, due delle più interessanti promesse del jazz europeo, il cui sound spazia tra jazz classico, folk, contemporaneo. Il duo nasce sulle terrazze di Chioggia e si afferma nelle vie di Firenze. Entrambi compositori creano un repertorio caratterizzato da brani originali e una rivisitazione di alcuni brani del patrimonio nazionale italiano, da Puccini – di cui quest’anno ricorre il centenario della morte – ai brani tradizionali maremmani fino a Morricone.
CINEMA ITALIA è insomma un luogo di incontro a metà strada dove si può sognare nel passato e immaginare il futuro.
Luca Zennaro è un chitarrista, compositore e bandleader nato a Chioggia (Venezia) nel 1997. È secondo classificato al concorso Internazionale di Riga Jazz Stage 2017. Sempre nello stesso anno è anche finalista del prestigioso Premio Massimo Urbani, dove vince la borsa di studio per Nuoro Jazz. È uno dei vincitori del premio Tomorrow’s Jazz presso il Teatro la Fenice di Venezia.
Michelangelo Scandroglio, appena ventenne, è già considerato una delle più importanti promesse del Jazz Italiano. È stato uno dei vincitori del Riga International Jazz Bass Competition, ha vinto il premio Tomorrow’s Jazz come migliore talento italiano. Nel 2019 vince il Conad Jazz Contest di Umbria Jazz e viene premiato da Paolo Fresu con il primo premio assoluto. È secondo nel Top Jazz 2020 di Musica Jazz come miglior talento dell’anno, nel 2021 vince il Getxo International Jazz Competition a Bilbao. Nel 2022 viene selezionato come unico artista italiano per il prestigioso programma Betty Carter Jazz Ahead al Kennedy Center di Washington D.C.
Visita guidata e curiosità sull’Istituto
Infine, per chi resiste, dalle 22.40 offriamo nuova visita all’Istituto con la scoperta di alcune curiosità sulla storia del nostro edificio!
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