Questo sito utilizza cookie tecnici, analytics e di terze parti.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie.

Preferenze cookies

La Forma della Felicità – Lina Bo Bardi

“Il tempo lineare è un’invenzione occidentale. Il tempo non è lineare, è un meraviglioso groviglio dove in ogni momento si possono selezionare punti e inventare soluzioni senza inizio né fine”.

“Materiali moderni e nuovi metodi di produzione sostituiranno i metodi di un tempo, cambieranno le forme ma non la struttura di quelle possibilità originarie”.

“Standardizzare significa estendere la possibilità, rendere possibile che qualcosa per pochi possa essere esteso a molti, significa ‘migliorare’, perché è molto più facile studiare a fondo un organismo di base che non studiarne una serie indefinita e innumerevole”.

 

Sono pochi i progetti di design realizzati da Lina Bo Bardi ad essere stati realizzati, pur affermandosi tuttavia come designer leggendaria. Il suo tratto incarna una scelta di antitesi, per collezionisti puri. Un design in cui l’equilibrio tra passato e presente, regole e libertà ha toccato il punto magico di un eterno modernismo, che non sente lo scorrere del tempo.

Progettata nel 1951 nella sua patria adottiva, il Brasile, la Bardi’s Bowl Chair è un’icona dello stile di Lina Bo Bardi. Come gran parte del suo lavoro, la Bowl Chair non è stata concepita per essere un prodotto di lusso, apprezzato solo per il suo valore, ma come un oggetto economico e flessibile, creato per integrarsi perfettamente in qualsiasi ambiente. Eppure, non è mai stato messo in produzione negli anni Cinquanta. Solo negli ultimi anni, infatti, grazie alla collaborazione con l’Istituto Lina Bo e P.M. Bardi, che dopo la morte della designer nel 1992 è custode dei diritti dei suoi progetti, l’azienda italiana di design Arper ha creato una riproduzione in edizione limitata della Bardi’s Bowl Chair, volta a tramandare l’eredità di Lina Bo Bardi.

Architetta, designer, scenografa, artista e critica italiana naturalizzata brasiliana, Lina Bo Bardi ha ricevuto il Leone d’Oro Speciale alla Carriera in memoriam alla 17a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Come architetta italiana che ha abbracciato gli ideali del movimento moderno, la filosofia di Lina Bo Bardi è sempre stata orientata all’accessibilità, all’impegno e alla generosità.

Lina Bo Bardi è celebrata non solo come architetta, ma anche come artista prolifica, designer di gioielli e scenografie. Nel 1946 si è trasferita in Brasile, dove il suo lavoro, ispirato alle tradizioni e alla cultura popolare del suo paese di adozione, è diventato noto per aver mescolato il Modernismo con la sensibilità locale.

Membro della resistenza italiana in tempo di guerra e attivista per tutta la vita, Lina Bo Bardi è sempre stata consapevole delle implicazioni sociali e politiche del suo lavoro, affermando che “L’architettura e la libertà architettonica sono soprattutto una questione sociale che deve essere vista dall’interno di una struttura politica, non dall’esterno di essa”.

Info e credits: Arper / Instituto Bardi

  • Organizzato da: Ambasciata d'Italia a Stoccolma
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura Stoccolma