L’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma organizza insieme alla Stockholms Arkitektförening e all’ICE una serata sul ruolo dell’architettura in relazione a emergenze sociali. L’evento si tiene giovedì 19 settembre alle ore 18 all’Istituto Italiano di Cultura.
Maria Luna Nobile modera l’incontro tra quattro architetti e ricercatori italiani e svedesi, ovvero Camillo Boano, Simone Sfriso, Irene Molina ed Emílio da Cruz Brandão. Parleranno della loro ricerca e delle loro esperienze nella realizzazione di architetture in tempi di crisi ed emergenze sociali. Lo scopo dell’incontro è di mettere a confronto le diverse esperienze sia teoriche che sul campo, raccolte nel corso degli ultimi anni dagli architetti e ricercatori presenti. Gli scambi di idee saranno il terreno comune per un dialogo a quattro voci in cui si proverà a fare il punto dello stato dell’arte sull’impatto dell’architettura nelle situazioni di crisi e sul suo ruolo nel migliorare e supportare la vita delle persone.
Maria Luna Nobile è professore associato in Architettura presso la Umeå School of Architecture dell’Università di Umeå in Svezia, dove attualmente ricopre il ruolo di responsabile della ricerca del dipartimento. Dal 2023 dirige il gruppo di ricerca “Designing the Contemporary City” e dal 2020 coordina il laboratorio “The City as a Laboratory. Architectural Experiments in the North” sui temi del progetto della città del programma in architettura all’UMA.
Svolge attività di ricerca nel campo della composizione architettonica e urbana con una particolare attenzione alla città contemporanea e alla rigenerazione del patrimonio dismesso, riflettendo sia su casi italiani che internazionali. Dal 2021 è direttrice editoriale della rivista scientifica internazionale UOU Scientific Journal, edita dall’Università di Alicante.
Simone Sfriso è un architetto laureato allo IUAV di Venezia. Dal 2019 al 2020 è stato visiting professor presso l’ENSTP Yaoundé Camerun e presso l’UTPL Loja – Ecuador. Nel 2019 è stato nominato Ambasciatore del Design Italiano dal Ministero degli Affari Esteri Italiano. Nel 2020 è entrato a far parte dell’Università di Portsmouth – Regno Unito come Visiting Professor. Nel 2023 è stato Guest Professor presso la New York Institute of Technology.
Simone Sfriso è co-fondatore di TAMassociati, un team di architetti e ricercatori, le cui soluzioni edilizie in tutto il mondo migliorano la vita, rafforzano le comunità e forniscono risposte creative al cambiamento climatico: combinando alta qualità con convenienza.
Lo studio ha ottenuto ampi riconoscimenti e numerosi premi: nel 2013 l’Aga Khan Award for Architecture, il premio Ius-Capocchin e il Curry Stone Design Prize; Nel 2014 il Premio Zumtobel Group e il Premio Architetto Italiano dell’anno; nel 2017 il Premio di Riconoscimento Lafarge-Holcim; nel 2023 Il Premio Biennale di Architettura di Pisa.
Camillo Boano si occupa di critica del progetto urbano e di filosofie dell’architettura. È Professore Ordinario di Progettazione Architettonica ed Urbana presso il Politecnico di Torino e Full Professor of Urban Design and Critical Theory presso UCL, Londra. Ha praticato l’architettura in situazioni di conflitto, emergenza e informalità urbana in diversi contesti del Sud Globale, si è occupato di pedagogia radicale e processi collettivi di pianificazione in Asia Medio Oriente e America Latina. Dal 2007 al 2019 ha diretto il MSc Building and Urban Design for Development a UCL, ed è stato co-director dell’UCL Urban Laboratory. Dal 2020 è rientrato in Italia al Politecnico di Torino, presso il DIST Interuniversity Department of Regional and Urban Studies and Planning, dove insegna e fa ricerca. Attualmente lavora e fa ricerca in America Latina, Medio Oriente e nel Black Mediterraneo.
Irene Molina è Professoressa in Human Geography, settlement and built environment all’Institute for Housing and Urban Research all’Università di Uppsala, IBF. La sua ricerca si concentra sulla gestione degli alloggi da una prospettiva di giustizia sociale, considerando le relazioni fra etnie, classe, genere e giustizia ambientale. È, insieme a Miguel Martínez, la coordinatrice dell’Housing and Urban Justice Project all’IBF. L’ultima sua pubblicazione, insieme a Jennie Gustafsson e Carina Listerborn, la vede come curatrice dello Special Issue Struggling for Housing Justice – New Theoretical and Methodological Approaches, della rivista Housing, Theory and Society, nel 2024.
Emílio da Cruz Brandão è architetto e insegnante di Design Activism alla Chalmers University of Technology e dottorando alla KTH School of Architecture. Sia la sua ricerca che la sua attività da insegnante si focalizzano sulle pedagogie urbane per la sostenibilità sociale e per l’inclusione, sulla resilienza delle comunità e sulle pratiche collaborative. Lavora con metodologie e processi formativi applicati all’attivismo, cocreazione, design e manifattura, con la partecipazione di molteplici attori locali. Il suo lavoro si sviluppa in contesti colpiti da diverse ineguaglianze socioeconomiche e ingiustizie urbane, in Svezia come all’estero. Ha avuto importanti esperienze nella ricerca e nell’insegnamento, oltre a partecipare attivamente in alcune ONG.
Non è possibile effettuare più prenotazioni con la stessa email.
Prenota evento