Mercoledì 15 ottobre alle ore 18 siamo felici di presentare una serata dedicata alla letteratura queer di Napoli, all’interno della nostra iniziativa Neapolis 2500, organizzata in occasione delle celebrazioni dei 2500 anni dalla fondazione della città partenopea.
Durante la serata il prof. Massimo Fusillo (Scuola Normale Superiore), Malena Gustavsson (Università di Stoccolma) e Pär Svensson, moderati da Anna Finozzi (Università di Stoccolma), discuteranno delle voci queer della letteratura napolitana, evidenziando una tradizione vivace ma spesso tralasciata dai canoni letterari. Tra gli scrittori di punta si parlerà di Giuseppe Patroni Griffi, autore di Scende giù per Toledo, che è stato tradotto quest’anno da Pär Svensson per la nostra casa editrice.
Massimo Fusillo è ordinario di Letterature Comparate e Teoria della letteratura alla Scuola Normale Superiore. Ha insegnato per molti anni all’Università dell’Aquila, dove è stato anche Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Letterature, arti, media: la transcodificazione. Ha insegnato alla Northwestern University e alla University of Chicago (Fulbright Chairs). È Chair del comitato di ricerca in Literatures, Arts, Media (CLAM) dell’International Association of Comparative Literature; ha fondato, assieme ad alcuni colleghi delle Università di Pisa, Palermo e del Piemonte orientale, il primo Centro Interuniversitario di ricerca queer CIRQUE. Il suo saggio Feticci. Letteratura, cinema, arti visive (Il Mulino, 2012), è apparso in francese presso Champion e in inglese presso Bloomsbury (2017). Nel 2018 presso Pellegrini è uscita una sua raccolta di saggi, con il titolo L’immaginario polimorfico. Fra letteratura, teatro e cinema.
Malena Gustavsson è docente di studi di genere all’Istituzione per etnologia, storia della religione e studi di genere presso l’Università di Stoccolma. La sua ricerca è principalmente etnografica, con prospettive teoriche queer. I suoi interessi di studio sono gli spazi di confine linguistici e sociali e le ambivalenze di corpi e immagini di sé; approfondisce l’analisi di come l’io e la materialità del corpo, dei sentimenti e delle espressioni hanno un significato nel quotidiano e come queste narrazioni vengono create in collegamento a diverse relazioni di potere e altre modalità narrative.
Pär Svensson ha tradotto più di 130 titoli dal francese, dall’italiano e dall’inglese. Tra gli altri ha tradotto Nicola Lagioia, Marie Curie, Amélie Nothomb, Carlo Rovelli, Daniel Kahneman e Giuliani da Empoli.
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