Lo spettacolo Scende giù per Toledo con Arturo Cirillo arriva allo Göteborgs Stadsteater in occasione della Fiera del libro. Lo spettacolo è basato sull’omonimo libro di Giuseppe Patroni Griffi, che viene pubblicato in traduzione svedese dalla nostra casa editrice Cartaditalia nell’autunno del 2025, tradotto da Pär Svensson.
Il spettacolo avrà due repliche:
- 26 settembre alle ore 19:00
- 27 settembre alle ore 15:00
”Scende giù per Toledo e va di fretta Rosalinda Sprint, è in ritardo col sarto e deve andare da Marlene Dietrich. Fra mezz’ora, e quella non aspetta. Colpa della Camomilla Schultz”
Così ha inizio il romanzo di Giuseppe Patroni Griffi del 1975, da cui è tratto il monologo di Arturo Cirillo. Rosalinda Sprint è un femminiello, una figura della cultura partenopea che sin dal Settecento è stata usata per indicare uomini con aspetto e modi effeminati e che, col tempo, è stata associata ai travestiti, ai transessuali e, più recentemente, al mondo delle drag-queen.
Rosalinda Sprint scende giù per Toledo, una delle strade più famose di Napoli, con i suoi abiti sgargianti, il trucco pesate e i capelli schiariti con la camomilla. Prostituta sempre alla ricerca del grande amore, Rosalinda appare audace e testarda, ma al contempo fragile e vulnerabile, e con le sue rocambolesche avventure diventa il simbolo della lotta per essere sé stessi, per il diritto ad amare e un invito a ribellarsi alle convenzioni sociali. La trasposizione teatrale audace e impavida di Arturo Cirillo esprime appieno la forza sovversiva del romanzo, mostrando come il suo messaggio sia ancora profondamente attuale: non cedere alle imposizioni della società ed essere pronti a sfidare il destino per realizzare il proprio sogno d’amore.
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HON GÅR NEDFÖR TOLEDO (SCENDE GIÙ PER TOLEDO)
Di: Giuseppe Patroni Griffi
Regia e attore: Arturo Cirillo
Scenografia: Dario Gessati
Costumi: Gianluca Falaschi
Musica originale: Francesco De Melis
Design dell’audio: Mauro Marasà
Assistente alla regia: Roberto Capasso
Produzione: MARCHE TEATRO
Traduzione: Pär Svensson
In collaborazione con: Göteborgs Stadsteater
Arturo Cirillo, avvicinatosi al teatro attraverso lo studio della danza, si diploma come attore all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma nel 1992. Come attore ha lavorato, tra gli altri, con Carlo Cecchi, rimanendo nella sua compagnia dal 1993 al 2002.
Tra i riconoscimenti vinti si ricordano diversi premi Ubu sia come regista che come interprete, Premio Coppola-Prati, Premio Hystrio, Premio Vittorio Gassman, Premio Vittorio Mezzogiorno, Premio Franco Enriquez e, in più occasioni, il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro.
In seguito si dedica anche alla regia teatrale, realizzando, tra gli altri, Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta, Otello di William Shakespeare, La morsa e Liolà di Luigi Pirandello, Il vantone di Plauto/Pasolini, Chi ha paura di Virginia Woolf? di Edward Albee, Zoo di Vetro di Tennessee Williams, Le intellettuali, L’avaro e La scuola delle mogli di Molière, Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, Cyrano di Edmond Rostand.
Per la lirica, firma le regie di L’Alidoro di Leonardo Leo, con la direzione di Antonio Florio, Napoli milionaria! di Nino Rota da Eduardo De Filippo, con la direzione musicale di Giuseppe Grazioli, La donna serpente di Alfredo Casella, condotta da Fabio Luisi e successivamente da Gianandrea Noseda e La cenerentola di Gioachino Rossini diretta da Lin Yi-Chen. Attualmente è anche il direttore della Scuola per Attori del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale.
Giuseppe Patroni Griffi nasce a Napoli il 27 febbraio 1921, in una famiglia della nobiltà partenopea. Dopo aver abbandonato gli studi di giurisprudenza ed essersi avvicinato al mondo della radio, nel 1944 si trasferisce a Roma, dove inizia la sua carriera di scrittore, sceneggiatore e regista. Nel 1945 i primi racconti compaiono sulla rivista “Sud” e lo stesso anno viene pubblicato il suo primo romanzo, Ragazzo di Trastevere. Nei due decenni successivi lavora come sceneggiatore teatrale (le due prime opere, Lina e il cavaliere e D’amore si muore, sono del 1958), dirige film e cura la regia di numerose opere teatrali e liriche. Solo nel 1975 torna alla narrativa con Scende giù per Toledo, romanzo considerato da subito innovativo per tematiche e linguaggio. Negli anni seguenti, la scrittura continua a impegnarlo parallelamente all’attività di regista teatrale, soprattutto al teatro Eliseo a Roma, di cui, nel 1978, diventa direttore artistico. Muore nel 2005, mentre era impegnato nella regia di “Improvvisamente l’estate scorsa” di Tennessee Williams.