Un incontro con lo scrittore italiano Giovanni Montanaro in una conversazione con la sua traduttrice Louise Kahan sul libro Tutti i colori del mondo. 1881, Gheel, anche conosciuto come “il paese dei matti”. Teresa Senzasogni non è pazza, ma come tale è stata registrata per poter godere, come è uso in quel villaggio fiammingo, dell’ospitalità della famiglia Vanheim. Un giorno avrà una dote e sposerà il suo Icarus, che le racconta le ingiustizie del mondo. Ma poi arriva un nuovo ospite, un vagabondo rosso di capelli, schivo, rude, gli occhi accesi da una febbre sconosciuta, e Teresa sembra riconoscere in lui un destino incompiuto: diventerà un pittore – lei lo sa, lei lo sente -, troverà nei colori una strada universale. Quando la “profezia” si avvera sono passati una decina d’anni e molto è accaduto, a Teresa e a Vincent van Gogh. Teresa scrive al caro signor Van Gogh perché si ricordi, perché la aiuti a mettere ordine nel disordine, speranza nella disperazione, amore nel disamore e colore nel grigio. Lui, in verità, è l’unico vero amore di tutta la sua vita. E come tutti gli amori è pieno di luce e di futuro. Il romanzo di Giovanni Montanaro è una lunga lettera – dolcissima, appassionata, semplice. Che si trasforma in una storia di anime in gabbia, di sentimenti che vogliono lasciare il segno e di un bisogno di libertà grande quanto l’immaginazione che lo contiene. Tutti i colori del mondo viene pubblicato da Bonniers Förlag 2014, tradotto da Louise Kahan Giovanni Montanaro (1983) è uno scrittore e avvocato veneziano. Ha scritto racconti e testi per il teatro, e ha pubblicato La Croce Honninfjord (Marsilio 2007) e Le Conseguenze (Marsilio 2009). La conversazione sarà in Italiano e viene tradotta in svedese. Per ulteriori informazioni: Sigtunalitteraturfestival