Il DUO ALTERNO, definito dal Washington Post “the duo with a big voice and a fine sense of comedic timing”, da la Repubblica di Roma “il duo che dà voce (e piano) al Novecento italiano”, dal Globe and Mail di Toronto “the inventive Duo” e dall’Hindu di Chennai “an electric experience”, nasce a Torino. Considerato uno dei più significativi punti di riferimento nel repertorio vocale-pianistico dal Novecento storico ai contemporanei, a partire dal suo debutto a Vancouver nel 1997 a oggi ha tenuto concerti e master-class sulla musica contemporanea italiana in più di quaranta Paesi. Molti compositori (tra questi Giacomo Manzoni e Ennio Morricone) hanno scritto per il soprano Tiziana Scandaletti, docente di Musica vocale da camera al Conservatorio Nicolini di Piacenza, e per il pianista e compositore Riccardo Piacentini, docente di Composizione al Conservatorio Vivaldi di Alessandria, entrambi laureati a pieni voti in Lettere con indirizzo Storia della Musica e diplomati nelle rispettive discipline.Ivo Nilsson Dopo aver completato gli studi alla Kungliga Musikhögskolan di Stoccolma, Ivo Nilsson debutta nel 1989 come solista con la Sveriges Radios Symfoniorkester. Lo stesso anno debutta anche come compositore con una prima esecuzione alla radio francese, dopo aver studiato composizione presso l’IRCAM di Parigi. Le sue attività internazionali comprendono esibizioni a vari festival: Beyond 440 Hz (Los Angeles), Biennale di Venezia, Jazz Festival di Chicago, Musica (Strasburgo), Huddersfield Contemporary Music Festival, Ilhom (Tashkent), Inventionen (Berlino), Roaring Hoofs (Mongolia), 2 giorni e 2 notti (Odessa), Sonorità (Belfast), Spazio Musica (Cagliari), Spectra (Tirana), Tempo di Musica (Viitasaari), Ultima (Oslo) e le World Music Days (Hong Kong, Stoccolma e Zagabria). “La voce e il soffio” La voce e il soffio è un programma in cui si intrecciano lavori scritti negli ultimi decenni per voce e pianoforte, per trombone solo, e per trombone, voce e pianoforte. Il Duo Alterno di Torino e il trombonista svedese Ivo Nilsson si contrappuntano in un’accattivante performance di suoni e immagini. Il concerto è infatti accompagnato da videoproiezioni, e tutti i brani sono connotati da una forte componente figurativa, cui si aggiunge un’attitudine teatrale culminante nel lavoro che conclude il concerto. I Rilke Lieder del compositore mantovano Adriano Guarnieri, scritti nel 2012 e dedicati al Duo Alterno, sono pagine struggenti e passionali in cui poesie d’amore del grande poeta austro-boemo Rainer Maria Rilke vengono frammentate per illuminarne alcuni dettagli di intensa carica emotiva e sensuale. Nel programma sono presentati i primi due dei sei Lieder della raccolta, già più volte eseguiti dal Duo Alterno in oltre dieci Paesi d’Europa e d’America. Nel secondo brano, la “voce e il soffio” passano al trombone, con Rotor zero dello stesso Ivo Nilsson. Scritto nel 1999, questo lavoro è stato il punto di partenza di una serie di altri lavori basati sulla rotazione, e ispirati ai celebri Rotorelief di Marcel Duchamps, dodici spirali grafiche della dimensione di un disco da grammofono. Nilsson traduce con il suo strumento il suono che immagina provenire da quelle ipnotiche spirali e il risultato è un’interpretazione altamente suggestiva in cui la rotazione si fa non solo suono ma anche espressione scenica. Del romano Luca Lombardi è il brano successivo per voce e pianoforte, Ophelia-Fragmente, composto nel 1982 su testi in lingua tedesca del poeta e drammaturgo sassone Heiner Müller. Si tratta di una vera e propria scena lirica trasposta in versione da camera, nella quale viene rappresentata la pazzia di Ofelia, resa sia nel testo sia nella musica con accese tinte neo-espressioniste, ricche di colori e di contrasti, adottando una vocalità dalle molteplici emissioni (Sprechgesang, parole sussurrate, parole gridate, melodie terse e senza vibrato, altre vibratissime), sempre con una prominente vocazione per il teatro. Ironico e dialettico il brano che segue, Floppy per solo trombone, scritto nel 1996 dal torinese Riccardo Piacentini per essere suonato “per la strada”. Infatti la prima esecuzione risale al Festival Identità e Differenza di Torino, avvenuta in un luogo aperto del centro cittadino tra la folla di passaggio. L’autore immagina che questo brano sia ascoltato, tra gli altri, e recensito da un musicologo irreprensibilmente “umanista” e, in più, di stretta formazione borghese, rigido nel ritenere che la musica possa e debba essere eseguita solo nei luoghi deputati a lei concessi, e inventa una sorta di divertente perorazione musicale intesa a sensibilizzare le coscienze. Per finire, Blowing in the wind del veneziano Claudio Ambrosini, un esilarante lavoro di teatro da camera in cui sulle parole «How many more years?» si alternano interventi vocali e strumentali, ma non solo: anche suoni di fischietto e di raganella, di trombette di carnevale e di tubi elettrici… insomma un campionario di sorprese musicali cui si aggiungono brillanti recitazioni e plastici movimenti scenici. Il lavoro, scritto per Ivo Nilsson e il Duo Alterno, è già stato eseguito in prima assoluta nella XXIX rassegna di Musiche in mostra all’Accademia Albertina di Torino, ma qui viene riproposto in una veste rinnovata e con ulteriori e inesauribili trovate. (Riccardo Piacentini) Tiziana Scandaletti soprano Riccardo Piacentini pianoforte Ivo Nilsson trombone “La voce e il soffio” Adriano Guarnieri (1947) Da “Rilke Lieder” per voce e pianoforte (testi di Rainer Maria Rilke) Dedicato al Duo Alterno Ivo Nilsson (1966) Rotor zero per trombone Luca Lombardi (1945) Ophelia-Fragmente – Da Europa der Frau – Wildharrend / In der Furchtbaren Rüstung / Jahrtausende per voce e pianoforte (testi di Heiner Müller) Riccardo Piacentini (1958) Floppy per trombone Claudio Ambrosini (1948) Blowing in the wind per voce, trombone e pianoforte e altrerìe insufflabili Dedicato a Ivo Nilsson e al Duo Alterno