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Parthenope, Neapolis, Napoli. La lunga vita di una Sirena – Neapolis 2500

inferiore C Gorgone da SIPAC
Martedì 9 dicembre alle ore 18 sarà nostra ospite l’archeologa Raffaella Bosso, che ci racconterà di Napoli dalle origini fino all’età antica. L’evento costituisce l’ultima parte della nostra iniziativa Neapolis 2500 che, durante l’autunno, ha esplorato la storia e la cultura di Napoli dall’età moderna fino all’antichità, in occasione dei 2500 anni dalla fondazione della città.

 

Parthenope, Neapolis, Napoli. La lunga vita di una Sirena

Le celebrazioni per i 2500 anni dalla data tradizionalmente indicata per la nascita di Neapolis ci invitano a una riflessione sulle origini e sulle complesse vicende storiche della città.

La nostra indagine muoverà dal primo insediamento greco, che vide la luce circa due secoli prima di Neapolis sulla collina di Pizzofalcone e prese il nome da Partenope, la Sirena che si suicidò tuffandosi in mare per non essere riuscita a irretire Odisseo con il suo canto e il cui corpo fu portato dalle onde sulle rive del Golfo di Napoli.

Tratteremo poi della “Città Nuova” fondata sul promontorio del Pendino dai Greci e poi passata sotto il controllo di Roma, ma che mantenne con straordinaria continuità lingua, usanze e istituzioni greche. Gli abitanti di Neapolis preservarono il culto della Sirena Partenope, la cui testa appare sulle monete della città fin dalle prime emissioni.

Concluderemo indagando la persistenza della città antica in quella moderna, che ha mantenuto l’assetto delle strade e la disposizione degli edifici della Neapolis greca e romana, edificando fino ai nostri giorni palazzi e chiese sulle strutture antiche, sempre sotto lo sguardo vigile di Partenope.

 

Raffaella Bosso è funzionaria archeologa presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dove è incaricata tra l’altro della progettazione del riallestimento della sezione su Napoli antica, attualmente chiusa al pubblico; è inoltre curatrice scientifica, insieme a Massimo Osanna, dalla mostra Partenope. La Sirena e la città, che sarà inaugurata nel mese di febbraio 2026.

Negli anni precedenti, come Funzionaria della Soprintendenza ABAP per il comune di Napoli, si è occupata della tutela e dello studio delle tombe a camera a facciata rupestre di età ellenistica e in particolar modo del sito dell’ipogeo dei Cristallini. È stata a capo dell’Ufficio Vincoli e Responsabile dell’area funzionale Educazione e ricerca.

È Responsabile Unico di Progetto per l’intervento di messa in sicurezza sismica e restauro del Campanile della Pietrasanta a Napoli. Partecipa ai progetti di redazione di una carta archeologica del territorio extraurbano di Neapolis e della Carta archeologica dell’isola di Capri.

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