Giovedì 6 novembre alle ore 18 presso il nostro Istituto organizziamo, in collaborazione con la casa editrice Stolpe, una serata dedicata a Il formaggio e i vermi di Carlo Ginzburg, in occasione della nuova edizione svedese del libro. Interverrà lo storico Davide Ermacora, in dialogo con Maja Hagerman, che ha scritto l’introduzione del libro nella nuova edizione, moderati da Yukiko Duke.
Discuteranno di questo libro che è diventato un punto di riferimento nell’ambito della storia del pensiero e delle ricerche di archivio. Un libro di storia che non si concentra sui re e sulle guerre, ma su un semplice mugnaio curioso e vorace di letture, e mostra come sia possibile, attraverso gli archivi inquisitoriali, cogliere le voci di individui che spesso non compaiono, o compaiono solo in maniera indiretta, nella documentazione storica: dai contadini alle donne e del loro desiderio di conoscenza.
Alla fine della serata avremmo anche il piacere di avere un saluto speciale da Carlo Ginzburg in collegamento da remoto.
Pubblicato per la prima volta nel 1976, Il formaggio e i vermi segue la vicenda del mugnaio friulano Domenico Scandella detto Menocchio, messo a morte dall’Inquisizione alla fine del ‘500. Il mugnaio Menocchio era senza dubbio una figura straordinaria, percepita come anomala anche dai suoi compaesani; l’ampiezza delle sue letture, la ricchezza delle sue reazioni ai libri, l’audacia delle sue idee non finiscono di stupire. Ma anche un caso eccezionale (qui sta la scommessa del libro) può gettar luce su problemi di vaste dimensioni: dalla sfida alle autorità in una società preindustriale all’intreccio fra cultura orale e cultura scritta.
Carlo Ginzburg (Torino 1939) è stato alunno della Scuola Normale Superiore. Si è laureato in Storia Moderna all’Università di Pisa. Ha insegnato all’Università di Bologna, all’Università di Lecce, all’UCLA (University of California at Los Angeles), alla Scuola Normale Superiore. Si è occupato di storia della stregoneria, della cultura popolare, dell’eresia, lavorando su processi inquisitoriali del ‘500 e ‘600; ma anche di storia delle immagini, delle idee e in particolare di storia del pensiero politico e di metodo storico. I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue. Ha ricevuto vari premi e 19 lauree honoris causa. È membro di varie accademie.
Davide Ermacora ha conseguito il dottorato in Antropologia dall’Università di Torino e Lumière University Lyon 2. Il suo lavoro esplora la storia religiosa, le credenze soprannaturali e le tradizioni folkloristiche in diversi periodi storici. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui “Drinking Danger and ‘Giving Birth’ to Snakes in Guðmundar saga D (and Beyond)” e “Afterword: The Milk-Drinking and Milk-Suckling Snake Revisited”. Insieme a Simon Young, co-dirige la collana Exeter New Approaches to Legend, Folklore, and Popular Belief (Exeter University Press), per la quale ha co-curato due volumi collettivi: il primo sugli esseri soprannaturali sociali (2024) e il secondo sui changeling (2026). Attualmente sta completando un libro sullo stereotipo dell’ostetrica-strega.
Maja Hagerman è una scrittrice, regista e giornalista scientifica che scrive saggi storici. È anche dottoressa honoris causa presso l’Università di Uppsala e docente di produzione artistica presso l’Università di Dalarna, dove tiene corsi di documentario storico.
Yukiko Duke è una scrittrice, traduttrice e giornalista culturale. Di origine svedese-giapponese, è autrice di diversi libri sul Giappone, acclamati dalla critica. Ha anche tradotto diverse opere letterarie dal giapponese allo svedese. È attiva, tra le altre cose, come moderatrice e consulente artistica per il Norsk Litteraturfestival
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