Per il secondo anno di seguito, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma sostiene il progetto SWIT per l’organizzazione di due residenze di fotografia a Göteborg. Quest’anno i fotografi scelti sono Orecchie D’Asino (2-16 luglio) e Andrea Elia Zanini (1-15 ottobre).
Durante le residenze gli artisti avranno la possibilità di lavorare liberamente alle proprie idee, senza dover produrre o presentare un progetto conclusivo alla fine della residenza. Gli artisti decidono autonomamente come vogliono svolgere la residenza, ma hanno il sopporto curatoriale di Stefano Conti, il fondatore dello SWIT Platform. Verrà loro offerta la possibilità di scoprire la scena culturale di Göteborg attraverso visite a gallerie d’arte, vernissage e incontri con personalità locali. In particolare, gli artisti potranno usufruire di Göteborgs Bildverkstad, un co-working space per artisti visivi.
Le residenze sono organizzate dallo SWIT Platform e il nostro Istituto, con il sopporto di Göteborgs Stad e Kultur Ungdom, in partnership con Göteborgs Bildverkstad.
Orecchie D’Asino 2-16 luglio 2025
Durante la residenza in Göteborg, Orecchie D’Asino vorrebbe portare avanti il progetto NON È TUTTO ORO QUELLO CHE LUCCICA, nato durante una precedente residenza presso THP in Toscana. Il titolo è volutamente ironico perché Orecchie D’Asino ha ricoperto, decorato e a volte nascosto, oggetti ed elementi con un colore dorato durante le loro passeggiate, fino a ricoprire di vernice organica dorata un vero asino, ammiccando al protagonista del libro delle Metamorfosi o l’Asino d’oro di Apuleio, il testo di riferimento divenuto il diario quotidiano dell’itinerario sul territorio. Durante la residenza SWIT, Orecchie D’Asino vorrebbe riprendere un simile processo di creazione e svilupparlo all’interno di nuovo contesto come quello di Göteborg. L’oro sarà sostituito con il colore blu, il blu dell’antico metodo di stampa della cianotipia, che andrà a coprire o evidenziare nuovi di punti di attenzione.
Con una pratica che si muove tra diversi linguaggi, dalla fotografia al video, dall’installazione alla performance e attraverso una messa in dubbio che continuamente rimbalza tra diverse realtà e rappresentazioni, Orecchie D’Asino porta avanti una ricerca sulla creazione e fruizione stessa che, a seconda del luogo e del contesto ospitante, tenta di mettere in discussione l’atto stesso di fare arte.
Orecchie D’Asino prende parte a mostre personali e collettive presso MLZ Art Dep, Trieste; Fondazione Arti Visive Modena, Metronom, Modena; Adiacenze, Palmera Gallery, Bergen Ateliergruppe, Bergen; Fondazione Carlo Gajani, Parsec, Biblioteca Salaborsa, Bologna; Habitat Ottantatre, Verona; Studiottantre, Mantova; Abacedario D’Artista, Parma; Collettivo Scena, Cesena. Nel 2023 rientrano nel progetto sostenuto da FAMV per Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura; nel 2022 ricevono la menzione speciale per la fotografia contemporanea del Premio Graziadei promosso dal MAXXI, Roma; nel 2021 sono tra le finaliste del Combat Prize e ricevono la menzione speciale della sezione fotografia contemporanea del Premio Francesco Fabbri.
Andrea Elia Zanini 1-15 ottobre 2025
“Durante il mio soggiorno a Göteborg intendo sviluppare una ricerca incentrata sulla fotografia contemporanea in Svezia, con un’attenzione particolare alla nuova generazione di artisti visivi che operano attraverso questo medium. L’obiettivo è quello di individuare un nucleo di autori emergenti con cui avviare un dialogo e una possibile collaborazione, al fine di restituire un’istantanea significativa della scena artistica svedese legata alla fotografia.
In un momento in cui la fotografia contemporanea è attraversata da profonde trasformazioni, che riguardano sia l’evoluzione teorica dell’immagine sia le modalità di produzione, diffusione e fruizione, il contesto svedese si distingue come uno dei poli più dinamici e innovativi nel panorama nord europeo. Per questo motivo, ampliare la mia ricerca a questa realtà costituisce un passaggio cruciale per osservare da vicino tendenze, pratiche e traiettorie emergenti.
Attraverso un’indagine basata sull’incontro – con artisti, curatori, istituzioni e spazi indipendenti – il progetto si propone di mappare (in modo parziale) approcci distintivi, per comprendere se le dinamiche rilevate siano rappresentative di fenomeni transnazionali o specificamente locali. Al tempo stesso, l’indagine mira a individuare punti di contatto, divergenze e potenziali sinergie tra la fotografia contemporanea svedese e quella italiana, con l’intento di alimentare un dialogo critico e progettuale tra i due contesti.”
Andrea Elia Zanini (Roma, 1997) vive e lavora a Milano, dove svolge l’attività di archivista e curatore indipendente. Dal 2020 collabora con l’Archivio Gabriele Basilico e, dal 2023, è curatore del Fondo Malerba per la Fotografia di Milano. La sua ricerca, radicata nelle arti visive e performative, si concentra sulla fotografia contemporanea, con particolare attenzione alla teoria dell’immagine e alle nuove tendenze del mezzo fotografico. Ha collaborato con riviste di settore, tra cui Antinomie, C41 Magazine, L’Essenziale Studio e Artribune. In qualità di curatore indipendente, ha lavorato con diverse istituzioni, tra cui MonFest, Casale Monferrato (2021); Condominio Arte, Milano (2023–2024); The Others, Torino (2023); KA32, Berlino (2023); Casa degli Artisti, Milano (2025); e Careof, Milano (2025). Come assistente curatore, ha collaborato con la Fondazione OELLE Mediterraneo Antico, Catania (2021); il Magazzino delle Idee, Trieste (2021 e 2023); il Museo di Santa Giulia, Brescia (2022-2023); la Fondazione Ugo da Como di Lonato del Garda (2023).