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La formazione dell’architetto attraverso il Grand Tour

Mediterranean connections

La formazione dell’architetto si è tradizionalmente fondata su due livelli principali. Il primo era mirato alla conoscenza di base dei principi, delle metodologie e strategie del progetto abbinata all’educazione al disegno e agli stili. Il secondo contemplava l’incontro diretto con opere di architettura di alta qualità, distanti per luogo e per tempo, al fine di documentare, interpretare e trasferire la loro lezione nel presente. Questa pratica è nota con il termine di “Grand Tour”. Il corso di orientamento promosso dalla Facoltà di Architettura di Stoccolma propone il Grand Tour come metodo per la formazione avanzata. Le lezioni presenteranno figure di architetti che hanno sperimentato il viaggio come fase conclusiva del loro percorso di studio. Questa pratica è stata istituzionalizzata nella cultura francese della Academie des Beaux-Arts, trovando poi ampia diffusione nella cultura occidentale. E’ per noi rilevante il caso degli architetti dei Paesi Nordici che hanno praticato sistematicamente il viaggio in altri paesi d’Europa e nel Mediterraneo, ma anche quello degli architetti italiani che hanno trovato attrazione e suggestioni nell’architettura nordica. Tra le finalità del corso è quella di indirizzare gli studenti all’esperienza sensitiva diretta dell’ambiente costruito e al contatto con l’architettura come oggetto fisico nell’era della comunicazione digitale. Altro obiettivo è affrontare e valutare come l’esperienza di culture architettoniche – lontane nel tempo e nello spazio – abbia influenzato il progetto di architettura nel mondo intero. Il corso si articola in lezioni, visite e in lavori di gruppo. Johan Mårtelius, Gertrud Olsson, Claes Sörstedt, Antonello Alici La seconda sessione del Corso di orientamento, ospitata nell’Istituto Italiano di cultura ’C.M. Lerici’, è particolarmente mirata alle relazioni tra le cultura nordica e quella mediterranea. Roma e l’Italia sono al centro del programma di lezioni, a partire dall’opera di Giambattista Piranesi e dalla sua influenza sugli architetti svedesi. In tale contesto, avranno particolare attenzione la storia e l’architettura dell’Istituto Lerici, opera di Gio Ponti su sollecitazione di Carlo Maurilio Lerici.Per ulteriori info: http://www.kth.se/polopoly_fs/1.492801!/schedule_ht14_orienteringskurs.pdfProgramma: 9,45 – Virginia Piombo, direttore dell’istituto italiano di cultura da il benvenuto Introduzione Johan Mårtelius, The Royal Institute of Technology (KTH)Conferenze A trip to Rome through the eyes of Giambattista Piranesi Antonello Alici, Università Politecnica delle Marche The Piranesian experience Johan Mårtelius, The Royal Institute of Technology (KTH)Pausa pranzo 1,30 pm ConferenzeSouthern light and Northern reflections Gertrud Olsson, The Royal Institute of Technology (KTH)As Is – the architectural interest of things outside the architectural discourse the last 100 years Claes Sörstedt, The Royal Institute of Technology (KTH)Profiles of Italian architects in the 20th Century Antonello Alici, Università Politecnica delle Marche 3,00 pm Guided Tour of the Italian Institute of Culture Riservato agli studenti di architettura. Le persone eventualmente interessate possono contattare iicstoccolma@esteri.it

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