Retrospettiva dedicata a Pier Paolo Pasolini nel quarantennale della morte
Pasolini non era interessato alla storia di Sharazad o al racconto della lampada di Aladino e si concentrò invece, come nelle precedenti parti che compongono “La trilogia della vita”, sul fattore erotico. Fra l’Etiopia, lo Jemen, l’Iran e il Nepal, fotografò paesaggi antichi e vestì adolescenti di abiti meravigliosi, di cui rapidamente si spogliavano davanti alla macchina da presa. Il film vinse il Gran Premio della Giuria a Cannes.L’istituto dispone di un numero limitato di entrate gratuite che possono essere richieste all’indirizzo stage2.iicstockholm@esteri.it entro le ore 13:00 di Giovedí 5 Novembre.