Secondo appuntamento della rassegna “Specchi Italiani” curata da Magnus Andersson e dedicata alla musica contemporanea italiana. Il duo formato da Francesco Dillon e Emanuele Torquati cerca da tempo incroci possibili fra musiche solo apparentemente lontane e denominatori comuni che permattano di costruire dei percorsi inconsueti fra suoni, voci, eleborazione elettronica ed esecuzione acustica.
Questo progetto prende ispirazione dai versi visionari del grande poeta svedese Tomas Tranströmer, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 2011. Buon pianista e grande conoscitore della musica, Tranströmer ha dedicato molte delle sue poesie a compositori (Liszt, Grieg, Schubert, per citarne solo alcuni) oppure a generi musicali specifici (Preludi, Notturni, Postludi), che nel programma si aleterne-ranno senza soluzione di continuità a brani commissionati per l’occasione (Perini, Sersam, Borzelli), anch’essi ispirati all’opera del poeta svedese, e a registrazioni e rielaborazioni elettroniche della sua stessa voce e di quella dei compositori coinvolti.
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