In occasione del 150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni, venerdì il 5 maggio, alle 17.30, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma ospita un pomeriggio di studi dal titolo “Il racconto, la storia e la lingua”, dedicato al grande romanziere. Dopo un’introduzione da parte del Direttore dell’Istituto, Francesco Di Lella, sul ruolo di Manzoni nella cultura italiana, il programma prevede interventi di tre studiosi su diversi aspetti della poetica dell’autore.
Gli interventi saranno in inglese.
Programma:
Simone Giusti (Università di Siena), Corpi non mentono: una rilettura dei “Promessi sposi”
I “Promessi sposi” sono riletti a partire dall’interpretazione dei numerosi incontri tra i personaggi, i quali comunicano tra di loro attraverso un ampio repertorio di posture, gesti, sguardi ed espressioni del viso che risultano ancora oggi molto coinvolgenti per chi legge e che rivelano la straordinaria importanza attribuita da Manzoni al linguaggio del corpo, all’osservazione e all’ascolto dell’altro.
Giulia Raboni (Università di Parma), Manzoni tra “Colonna Infame” e romanzo
L’intervento intende mettere in luce i rapporti tra “Colonna infame” e “Promessi sposi”, in particolare il ruolo che la “Colonna” assume durante la fase di revisione del romanzo come stimolo a una rinnovata riflessione sui rapporti storia-romanzo e a un’accentuata sottolineatura del tema della responsabilità individuale.
Michele Colombo (Università di Stoccolma), Manzoni e la formazione dell’italiano dell’uso
Il contributo di Manzoni alla formazione di una lingua comune dell’uso in Italia è bifronte: per un verso, nel suo romanzo diede forma a una varietà colloquiale di italiano prima che esistesse nella realtà, fornendo così un modello rivoluzionario per lo sviluppo successivo; per l’altro verso, alcuni decenni più tardi propose alcune misure politiche per la diffusione della lingua nazionale che sono ancora discusse al giorno d’oggi.
Segue rinfresco.
La prenotazione non è obbligatoria.
Simone Giusti insegna Didattica della letteratura italiana all’Università di Siena. La sua attività di ricerca si concentra sulla didattica della letteratura e sui processi di trasmissione e di traduzione delle opere della letteratura italiana. È condirettore della rivista «Per leggere» e delle collane editoriali «QDR/Didattica e letteratura» (Loescher), «Storie per le persone e le comunità» (Franco Angeli), «Le storie siamo noi» (Pensa). Su Manzoni ha pubblicato il saggio A viso a viso. Corpi che si incontrano nei Promessi sposi (Quodlibet 2022).
Giulia Raboni è docente di Filologia italiana all’Università di Parma. Si è occupata prevalentemente di letteratura cinque-seicentesca (Ariosto, Bembo, Folengo, Tasso, Marino, Chiabrera) e otto-novecentesca, con studi e edizioni critiche. In particolare, ha lavorato in una équipe coordinata da Dante Isella, all’edizione critica delle prime due stesure del romanzo manzoniano (Fermo e Lucia e Sposi promessi, Casa del Manzoni, 2006 e 2012), autore cui ha dedicato numerosi contributi (il più recente è la breve monografia Come lavorava Manzoni, Carocci, 2017). Alla filologia d’autore è dedicata la recente monografia con Paola Italia, What is Authorial philology?, Cambridge, OBP, 2021. È stata responsabile scientifico di un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN2015) finanziato dal MIUR: Manzoni Online: carte, libri, edizioni, strumenti, che è stato rinnovato nel 2017 con il Prin Manzonionline2: new documents, tradition and traductions.
Michele Colombo è professore ordinario di Linguistica italiana presso il Dipartimento di studi romanzi e classici dell’Università di Stoccolma. Si è formato a Milano, Pisa, Londra e Lovanio ed è stato ricercatore esperto finanziato dalla fondazione Alexander von Humboldt presso l’Università del Saarland. Dal 2003 al 2019 ha insegnato Linguistica italiana presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Brescia. È stato professore ospite in Ungheria, Russia e Australia e ha parlato a numerosi convegni in Italia e fuori d’Italia. Ha pubblicato libri, saggi e articoli sulla storia dell’italiano e dei dialetti d’Italia dal Tre al Novecento.
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