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La Forma della Felicità – Anna Castelli Ferrieri

“I mobili contenitori sovrapponibili con le loro rotelle hanno permesso ad ognuno di mutare lo spazio abitativo, di modellarselo a seconda dei propri desideri, senza più tanti conformismi.”

da un’intervista ad Anna Castelli Ferrieri per la rivista “RAKAM”

“Il poter comporre solidi mobili a elementi senza usare né viti ì, né attrezzi, con una semplice sovrapposizione di battuta, era stato un uovo di Colombo reso possibile però dalla assoluta precisione di queste battute moltiplicate migliaia di volte, e dalla relativa flessibilità del materiale, cioè da una tecnologia industriale applicata alle materie plastiche. Questa possibilità di saldo accoppiamento di elementi è una delle caratteristiche chiare dei nuovi materiali che ha dato la possibilità alla Kartell di realizzare la maggior parte dei prodotti di arredamento che seguirono: se non lo si fosse potuto scindere in parti, le dimensioni del mobile sarebbero infatti state proibitive a causa delle conseguenti dimensioni degli stampi, non solo ma dal fatto che si sarebbero trovate macchine adatte allo stampaggio, per esempio di un tavolo o di una libreria interni.”

Anna Castelli Ferreri da Plastiche e Design, 1984

“Noi dobbiamo disegnare solo quando questo è necessario. E dobbiamo, visto che tanto parliamo con leggerezza di ecologia, pensare che la prima cosa ecologica è non creare rifiuti”.

“Ogni oggetto è un messaggio che attende molte risposte. Il fatto che venga prodotto industrialmente in decime di migliaia di esemplari è straordinariamente stimolante perché ti mette in comunicazione con il mondo intero.”

da Oltre il post moderno, Tokyo, 1985

 

Anna Castelli Ferrieri (1918-2006) è stata una pioniera dell’architettura e del design italiani. Ferrieri è nata il 6 agosto 1918 a Milano, dove ha studiato e si è laureata in architettura nel 1943, divenendo una delle prime donne a diplomarsi al Politecnico di Milano. Durante i suoi studi, Ferrieri è stata influenzata dall’architetto razionalista italiano Franco Albini, il cui lavoro e la cui teoria si sono concentrati sulla riduzione, sulla funzionalità e sulla bellezza rigorosa. Anna Castelli si avvicinò anche alla scuola di pensiero del Bauhaus.

Gli elementi componibili disegnati da Anna Castelli Ferreri per Kartell sono stati progettati per rispondere ad un uso iniformale e flessibile della casa e dell’ufficio. I Componibili sono nati nel 1967 e da allora sono divenuti un classico senza tempo del design internazionale.

Anna Castelli Ferrieri sposò l’ingegnere chimico Giulio Castelli, che in seguito divenne suo partner commerciale nell’azienda Kartell. Nel 1988 la coppia vendette la propria azienda a Claudio Luti, loro genero, andando così in pensione. Anche dopo il suo ritiro, Ferrieri rimase attiva nel campo del design. Dal 1987 al 1992 ha infatti insegnato alla Domus Academy di Milano. Negli anni, ha collaborato con Arflex, Matteo Grassi e Sambonet.

 

Info e credits: Kartell

  • Organizzato da: Ambasciata d'Italia a Stoccolma
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura Stoccolma