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Dacia Maraini in Istituto – “Passi Affrettati: il teatro per le donne di Dacia Maraini”

Dacia Maraini presenta in IstitutoRaska Steg” (“Passi Affrettati“), in conversazione con Suzanne Osten, drammaturga, regista, scrittrice e docente svedese.

Raska Steg” è stato tradotto in svedese da Ida Andersen e pubblicato dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma nella collana CARTADITALIA. L’edizione svedese vanta inoltre l’introduzione di Kristina Kappelin e la postfazione di Emma Dante.

“Passi affrettati” nasce come testo teatrale, scritto da Dacia Maraini nel 2007 e poi pubblicato nello stesso anno da Ianieri Edizioni, per raccontare le storie di sette donne vittime di violenza nel mondo: Lhakpa, Aisha, Civita, Juliette, Amina, Teresa e Viollca. A loro, Dacia Maraini dà voce attraverso le pagine di questo testo, che nasce dall’elaborazione di una serie di testimonianze raccolte in tutto il mondo: dalla Cina alla Giordania, dalla Nigeria alla California fino all’Europa.

 

PROGRAMMA

 

17:30 – Ingresso pubblico 

18:00 – La direttrice dell’Istituto Maria Sica presenta gli ospiti della serata

18:05 – L’attrice Eva Johansson legge un estratto da “Raska Steg”

18:10-18:50 – Suzanne Osten intervista Dacia Maraini su “Passi affrettati” e sul suo rapporto con il teatro

19:15 – Firma copie

 

Lingua: inglese

 

Al fine di garantire la sicurezza per tutti gli ospiti, il personale in servizio e il pubblico dell’Istituto Italiano di Cultura e in osservanza delle indicazioni fornite dall’Istituto di Sanità Svedese (Folkhälsomyndigheten) anti Covid-19, l’evento sarà aperto alla partecipazione di un numero massimo di 50 persone. I posti a sedere in auditorium saranno dunque ridotti e opportunamente distanziati. L’accesso in Istituto sarà consentivo a due persone alla volta, al fine di evitare assembramenti nell’atrio d’ingresso. Tutti i presenti verranno cortesemente invitati a rispettare la distanza di due metri anche negli altri spazi dell’Istituto. 

Inoltre, a ulteriore tutela degli ospiti, del personale e del pubblico presente in sala, all’ingresso verrà richiesta l’igienizzazione delle mani e la misurazione della temperatura corporea. Non sarà consentito l’accesso in caso di temperatura superiore ai 37,5 gradi. Per chi lo desidera, l’Istituto metterà a disposizione all’ingresso mascherine sanitarie.

Sarà obbligatoria la prenotazione preventiva del proprio posto in sala tramite il sito web dell’Istituto. 

 

Dacia Maraini è nata nel 1936 a Fiesole, in Toscana. All’età di tre anni si trasferì con la famiglia in Giappone, dove trascorse gran parte della sua infanzia. Dopo la guerra, la famiglia Maraini fece ritorno in Italia e si stabilà a Bagheria, in Sicilia. Nel 1954 la giovane Dacia si trasferì a Roma per studiare all’università. Qui iniziò anche la sua carriera letteraria, debuttando nel 1962 con il romanzo La vacanza. Lo stesso anno si unì sentimentalmente al famoso scrittore Alberto Moravia. La loro relazione durò fino al 1978. In quegli anni la coppia frequentava lo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini e la cantante lirica Maria Callas. Già negli anni Sessanta e Settanta Dacia Maraini fu molto attiva nel dibattito politico sui diritti delle donne, che sarebbe sfociato in due referendum, il primo sul divorzio (1974) e il secondo sul diritto all’aborto (1981). Negli anni Settanta Dacia Maraini cominciò a scrivere testi per il teatro, fra cui La donna perfetta (1974) e Dialogo di una prostituta con il suo cliente (1978). Con Buio (1999) vinse il premio Strega, il più prestigioso riconoscimento letterario italiano. Dacia Maraini ha scritto anche poesie, la sceneggiatura di più di dieci film e molti saggi. Oggi è considerata una delle più importanti scrittrici italiane.

Suzanne Osten (nata nel 1944) è una drammaturga, regista, scrittrice e docente. Alla fine degli anni ’60 ha fondato uno dei primi gruppi teatrali indipendenti della Svezia, Fickteatern, e contemporaneamente ha iniziato la sua carriera di regista. Nel 1971 ha cominciato il suo lungo sodalizio con lo Stockholms stadsteater, che è diventato il suo punto fermo per diversi decenni, divenendo una personalità di spicco nello sviluppo del teatro politicamente impegnato dell’epoca. Insieme con Margareta Garpe, ha scritto opere teatrali come Tjejsnack (1971), rivolto alle ragazze adolescenti. Osten e Garpe hanno scritto testi teatrali come Kärleksföreställningen (1973), Jösses flickor (1974) e Fabriksflickorna (1980). In tutte queste commedie c’era una chiara connessione con il Grupp 8, un’organizzazione femminista molto attiva negli anni ’70 e ‘80. Suzanne Osten è una delle pioniere del teatro per bambini e ragazzi, anche con grande attenzione a livello internazionale. Nel 1975, ha fondato a questo scopo un dipartimento speciale all’interno dello Stockholms stadsteater, Unga Klara, per la quale ha lavorato come regista e direttore artistico fino all’estate del 2014. Per la compagnia di Unga Klara ha scritto teatro per bambini, spesso influenzato da psicoanalisti come Alice Miller. Osten ha diretto diversi film, i più importanti sono Flickan, mamman och demonerna, Bröderna Mozart, Mamma, Tala! Det är så mörkt e Skyddsängeln. Negli ultimi anni è stata regista anche in altri teatri e cimentandosi in generi diversi, come l’operetta e produzioni al Gothenburg City Theater. Nel luglio 2014 ha diretto il grande co-progetto nordico, l’opera queer Magnus – Maria in Åland, che è stata accompagnata dalla prima Pride parade sull’isola di Åland. Ha realizzato diverse produzioni presso Radioteatern. Ha scritto libri, opere teatrali e sceneggiature. Tiene inoltre conferenze e seminari in Svezia e all’estero.

 

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura Stoccolma
  • In collaborazione con: Ambasciata di Svezia in Italia