Proiezione straordinaria di Umanità, film muto del 1919 della regista Elvira Giallanella (35 min)
La proiezione sarà seguita dall’intervento della storica Monica Quirico su Donne e pace: dalle guerre mondiali alle guerre umanitarie
Il ruolo della donna è tradizionalmente associato, nelle rappresentazioni della nazione in guerra, alla disponibilità al sacrificio della vita dei propri cari per il bene della Nazione; è così ancora oggi, quando le guerre combattute in diverse aree del mondo fanno appello a valori universali come la pace, la lotta al terrorismo e perfino la salvaguardia dei diritti delle donne stesse, come nel caso afghano?
Il film è stato ritrovato qualche anno fa presso l’archivio della Cineteca Nazionale ed è stato restaurato per iniziativa dell’associazione femminista Orlando presso il laboratorio L’Immagine ritrovata di Bologna.
Umanità, è un film singolare che testimonia il tentativo di una donna di trasmettere attraverso il cinema il proprio impegno contro la guerra e dimostra quanto possa ancora riservare l’esplorazione di un territorio tradizionalmente trascurato come quello rappresentato dal ruolo delle donne agalbori dell’industria cinematografica italiana
Il film è un adattamento del racconto Tranquillino dopo la guerra vuol ricreare il mondo, di Vittorio Emanuele Bravetta. Protagonisti sono due fratellini, Tranquillino e Serenetta. Durante la notte i piccoli si alzano e mentre la bambina va a rubare nel vaso della marmellata, il maschietto si dedica alle sigarette di papà. Il fumo provoca a Tranquillino un sogno angoscioso: il mondo è stato distrutto da una terribile guerra e a lui tocca il compito di rifarlo. Le scene successive mostrano Tranquillino che ripercorre gli errori accumulatisi nella storia dell’umanità: ma anche scavando in profondità e addentrandosi negli strati più remoti della storia dell’umanità non riesce a trovare altro che armi e segni di conflitto…